Onorare al meglio le ultime nove gare di campionato e dare spazio a chi ha più motivazioni. Sfumata la salvezza (ormai manca solo la certezza aritmetica per il ritorno in Lega Pro), la Juve Stabia a Modena dovrà complicare il più possibile la rincorsa play off emiliana. Le dimissioni del direttore sportivo Fabio Lupo hanno in pratica aperto il capitolo futuro prossimo. Da chi ripartire? Se l’è chiesto innanzitutto il presidente Manniello, lontano dai riflettori, già al lavoro per la prossima Lega Pro unica. Di sicuro sono tutti in bilico e di conseguenza sarà data una grossa opportunità al vivaio di mettersi in mostra nelle ultime gare della regular season. La Juve Stabia rischia di essere arbitro involontario della corsa play off e per non retrocedere. In passato Braglia ha assicurato che «non sarà regalato nulla a nessuno». Contro il Varese, però, qualcosa è venuto meno dal punto di vista motivazionale. La squadra è in uno stato comatoso, con voglia di fare equivalente a zero e la testa rivolta da tutt’altra parte. Solo in alcuni c’è voglia di rivalsa e la gestione diventa complicata per il tecnico toscano che probabilmente darà spazio a qualche elemento della Primavera. Di sicuro mancherà Adriano Sartorio Mezavilla. Il mediano, espulso nell’ultimo turno, è stato fermato dal giudice sportivo. Qualche problema anche tra i pali. Non è affatto una stagione positiva per i portieri stabiesi per vari motivi. Viotti e Benassi non sono al top ed entrambi potrebbe dare forfait. L’alternativa è Di Stasio. Difficile da individuare le scelte negli altri reparti. Dipenderà molto dal modulo. Probabile la riconferma del 4-2-3-1 con Baraye dietro l’unica punta Doukara con Di Carmine a destra e l’ex partenopeo Vitale sul lato opposto. In mediana accanto a Caserta quasi certa una chance per l’ex juventino Giandonato. La Juve Stabia non vince dalla prima di ritorno. Nelle ultime undici gare ha racimolato quattro pareggio e 7 sconfitte. Lontano da casa non vince dal 21 settembre: 2-0 a Cittadella.
Fonte: Corriere dello Sport
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