Promossa. La Juve Stabia non tradisce le attese e torna a sorridere dopo un mese in cui sembrava aver smarrito tutto quanto aveva palesato nelle prima parte del campionato. Il Modena cade sotto i colpi di una squadra che ritrova grinta, determinazione e concretezza, confermando che la mini crisi degli ultimi tempi era solo di risultati. Non poteva fallire l’obiettivo dei tre punti, la Juve Stabia, risucchiata pericolosamente nella zona calda della classifica. La sconfitta di Reggio Calabria aveva lasciato non pochi strascichi alla vigilia del match con il Modena, con la decisione del ritiro anticipato e il silenzio stampa per provare a fare quadrato e tenere il gruppo fuori dalle polemiche.
Braglia, che aveva convocato Mbakogu e Bruno nonostante le condizioni precarie, cambia di nuovo ed opta per una Juve Stabia con un inedito 3-4-3 che in fase di non possesso diventa un 5-3-2, cercando così di garantire maggiore sicurezza al reparto arretrato ma nel contempo di tenere sotto pressione la retroguardia ospite. Acosty è ispirato sulla corsia di destra dove trova in Baldanzeddu la spalla ideale per creare non pochi grattacapi dalle parti di Perna e Zoboli. Zito affonda spesso, mentre Cellini viene stretto nella morsa della difesa modenese crescendo alla distanza. Sul fronte opposto, Novellino, alla seconda panchina con gli emiliani, bada al sodo, proponendo un 4-1-4-1 per cercare di portar via punti dal Menti. In porta torna Colombi, il grande ex (fischiatissimo nonostante un anno e mezzo a grandi livelli in gialloblù), in difesa recupera Zoboli, con Moretti davanti alla difesa a fare filtro, in avanti il solo Ardemagni. Singolare la presenza sulle due panchine di Improta e Piscitelli, insieme con l’Under 20 ventiquattr’ore prima contro la Polonia per il 3-1 degli azzurrini di Di Biagio.
L’avvio degli stabiesi è vibrante, il primo affondo è di Caserta che scalda le mani a Colombi. Un minuto appena ed è Zito a cercare il colpo dalla sinistra. Il Modena si fa vedere con Surraco (17’), il tiro dal limite è senza troppe pretese ma Nocchi tocca in angolo. Al 19’ bello lo scambio Cellini- Mezavilla, il brasiliano sfonda sulla destra e impegna a terra l’estremo emiliano. È un buon momento per gli stabiesi, Zito e Cellini fraseggiano nello stretto, l’esterno al tiro, il Modena si salva in angolo. Alla mezz’ora l’occasione più pericolosa per gli ospiti. Punizione dal limite, Mezavilla ribatte anticipando Nocchi, Scognamiglio trattiene Ardemagni che riesce a battere a rete, si immola in angolo Martinelli.
La ripresa si apre all’insegna della Juve Stabia. Pronti-via, Zito affonda sulla sinistra servendo centralmente Cellini. Adelkovic non può che atterrarlo, ineccepibile il rigore. Sul dischetto Dicuonzo, Colombi prima si avvicina per provare a distrarlo, poi riesce a ribattere il tiro dell’ex compagno, ma irrompe Caserta per l’1-0 che gli consente anche di raggiungere Danilevicius, cannoniere della squadra con sette centri all’attivo. Novellino chiama subito fuori Surraco inserendo Mazzarani alle spalle di Ardemagni. A far tremare i polsi ai gialloblù di Braglia è Lazarevic, che fa tutta la corsia mancina, costringendo alla parata plastica Nocchi. Juve Stabia in palla, Caserta vicino al raddoppio (12’) con Colombi che si supera sulla sua punizione dal limite. La gara diventa vibrante, i gialloblù sembrano esserci sbloccati. L’ occasionissima per Caserta al 35’: servito tutto solo a centro area da Acosty, il capitano scivola al momento del tiro. Il finale con la squadra a ballare sotto la curva. Non accadeva da troppo.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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