Virtus Lanciano corsara a Castellammare. I rossoneri di Marco Baroni sbancano il “Romeo Menti” con il minimo sforzo, basta un gol giunto alla fine del primo tempo di Thiam per regalare la terza vittoria agli abruzzesi ai danni delle vespe di Piero Braglia, sfortunate ma assolutamente migliorabili, soprattutto in difesa, reparto peggiore della Serie B con ben undici gol subiti in sei partite. Protagonista negativo l’ex Napoli Matteo Contini, colpevole sul gol vittoria di Thiam, quando si lascia soffiare il pallone in area di rigore e reo di aver lasciato la squadra in dieci uomini per la doppia ammonizione arrivata al 67′. Il Lanciano vola dunque a 12 punti, frutto di tre vittorie e di tre pareggi, con sole tre reti subite (miglior difesa del torneo) e zero sconfitte, mentre la Juve Stabia continua ad occupare le parti basse della classifica, con 4 punti dovuti a quattro sconfitte, un pareggio con il Siena e la vittoria della quinta giornata con il Cittadella. Nel primo tempo del match c’è sostanziale equilibrio, con i gialloblè che tengono il pallino del gioco rendendosi pericolosi in almeno tre occasioni, mentre il Lanciano è impreciso e poco lucido, ma nonostante questo riesce a passare in vantaggio al 45′ grazie al gol di Thiam, abile ad approfittare di un erroraccio di Contini. Nella ripresa Braglia presenta in campo una squadra più offensiva, mettendo in campo Doukara al posto di Doninelli, ma nè la sua verve, nè i cross pericolosi di Gigi Vitale riescono a portare il pareggio agli stabiesi, che al 67′ perdono anche Contini, espulso per doppia ammonizione. Nel finale non serve a nulla l’assalto a Fort Apache, il Lanciano porta a casa i tre punti con il minimo sforzo. Bene il napoletano Luigi Sepe, portiere del Lanciano, autore di qualche parata positiva, di cui un paio importanti su Di Carmine, mentre lo sconfitto Luigi Vitale è molto attivo sull’out sinistro, ma non riesce a cambiare l’inerzia della gara. Al 76′ è entrato anche il terzino sinistro Giuseppe Nicolao, al posto del titolare Mammarella.
A cura di Dario Gambardella.
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