Un autentico bagno di folla: la Juve Stabia rimette piede al «Romeo Menti» dopo le fatiche di Gubbio e, per l’occasione, sono stati quasi un migliaio i tifosi che hanno accolto la squadra all’ingresso in campo per la prima seduta della nuova stagione. Domani si parte infatti con la sfida di coppa Italia contro il Frosinone (ore 20.30), con soprattutto il sogno di guadagnare il passaggio di turno e ospitare, sempre in casa, la nuova Sampdoria di Ciro Ferrara nel turno successivo: «Sarà un match difficile – ha spiegato senza troppi fronzoli Piero Braglia nella prima conferenza stagionale – perchè i nostri avversari dispongono di un ottimo organico, con elementi davvero interessanti, e non verranno qui solo per la curiosità di affrontare una rivale di categoria superiore. Ai ragazzi ho detto proprio questo: guai a prendere sottogamba la sfida, se ci teniamo a passare il turno dobbiamo partire con il piglio giusto. Mi aspetto la grinta e la cattiveria agonistica che ci hanno sempre caratterizzato negli ultimi due anni».
Al Frosinone lo lega una parentesi, sempre in serie B, che Braglia non annovera però certo tra le più positive. «A parte poche cose – ricorda quanto aveva già raccontato in tempi non sospetti – non ho bei ricordi: un’esperienza condivisa, purtroppo, con calciatori che eticamente avevano poco a che fare con lo sport».
Guarda comunque avanti il tecnico stabiese, a cui proprio ieri la società ha fatto un altro regalo: l’ingaggio dallo Spezia del difensore centrale Michele Murolo: «Se il giocatore arriva è perché evidentemente ne avevamo bisogno – secca la risposta del trainer – si tratta di un centrale mancino che all’evenienza potrebbe anche prendere il posto di Scognamiglio. Insomma, sono soddisfatto della varietà di scelte che la società ha messo a mia disposizione quest’anno».
Murolo non sarà del match di domani sera visto che arriverà solo oggi a Castellammare per aggregarsi ai nuovi compagni. Dubbi, invece, per quella che sarà la prima formazione ufficiale: «Non so ancora se ci sarà Danilevicius (che ha spalmato su due anni il suo contratto ottenendo il rinnovo fino al 2014 ndr), o se ci sarà solo Bruno. Valuterò bene anche oggi nella rifinitura per capire che tipo di squadra mandare in campo. Le opzioni non mancano, anche se, in generale, dovrebbero esserci tre o quattro innesti sull’ossatura dello scorso anno, in modo da inserire tutti con la giusta tranquillità. Senza dimenticare che dovrò valutare la situazione di qualche acciaccato, non potendo schierare Mbakogu, Cellini e Genevier, squalificati».
Braglia si sofferma inoltre anche sull’imminente avvio di campionato, con i possibili ripescaggi di Vicenza e Nocerina, e soprattutto sulla lunga sosta prevista a gennaio, che sembra quasi fare il verso a quella natalizia dello scorso anno: «È un campionato che, per ora, resta tutto da decifrare. Sicuramente me lo aspetto molto equilibrato. Se la Lega, invece di fare ripescaggi, alla fine decidesse di ridurre fin d’ora il numero di squadre non credo cambierebbe molto, semmai si abbasserebbe la quota salvezza, tutto qui. La sosta? Non so cosa si sia guadagnato con questa scelta. Ovviamente l’accettiamo e andiamo avanti dritti per la nostra strada. Sicuramente potrà cambiare qualcosa sul piano della preparazione, ma è un problema che ci porremo soltanto fra qualche mese. Al di là di tutto, dobbiamo comunque solo continuare a pensare a noi stessi, a cercare di fare il prima possibile i punti per tenerci fuori dalle zone calde. Poi vedremo sul campo i valori veri della nuova serie B».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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