In cerca della svolta. La Juve Stabia vuol dare continuità al pareggio esterno conquistato sabato scorso a Novara, e in una settimana a dir poco burrascosa, prova a chiudersi a riccio in vista del ritorno al Menti contro il Varese. La doppia squalifica a Braglia reo, stando alle motivazioni della sentenza, di un gestaccio verso il pubblico del «Piola» (la società ha chiesto una riduzione della sanzione), unita all’assoluzione di Gonzalez per simulazione di Figliomeni, hanno minato quel barlume di serenità che il punto fuori casa aveva portato.
«Ma è proprio in momenti come questi – a parlare è il diesse Salvatore Di Somma – che il carattere dei ragazzi deve venire fuori. Sono rimasto allibito per la squalifica del tecnico, non è nel suo Dna fare certe cose, il saluto alla moglie in tribuna è stato scambiato per altro, mi dispiace, mi auguro che sia fatta giustizia e che possa tornare quanto prima a dirigere la squadra dal campo. La sua grinta è fondamentale per questo gruppo».
Il dirigente pone l’accento su una gara fin troppo tesa, soprattutto fuori dal rettangolo di gioco: «Eravamo in Piemonte, ma sembrava di vivere il clima caldo degli ambienti del sud. Quello di un derby. Diciamo che non si è dato uno bello spettacolo, dagli spalti pioveva di tutto in campo…». Del match col Novara Di Somma salva l’esplosione del baby gioiellino, Improta, autore del gol del pareggio, ma anche di una prestazione importante, tanto da far esprimere pareri positivi su di lui a Devis Mangia, il cittì dell’Under 21, in tribuna per seguire il match.
«È un ragazzo nato per giocare a calcio – questo l’elogio del diesse stabiese -, lo avevamo chiesto al Genoa a prescindere dall’operazione Siragusa. Sarebbe arrivato indipendentemente dall’eventuale prestito dell’esterno. È uno di quei ragazzi con la testa sul collo, in questi giorni l’ho visto lavorare addirittura con maggiore intensità». I gialloblu, attesi da un trittico da far tremare i polsi, sabato col Varese, martedì a Grosseto e quindi il Padova al Menti, vogliono dare la classica svolta al campionato. «È un momento cruciale della stagione, e proprio per questo – puntualizza Di Somma -, sarebbe importante la riduzione della squalifica di Braglia. Sappiamo di poter far bene, di essere in crescita, e dobbiamo legittimare un pari importante come quello del Piola. Con un’altra classifica, e senza timori di sorta, ne sono certo, avremmo preso i tre punti pieni. Ora dobbiamo svoltare, conquistare il primo successo stagionale, quello che ci consentirebbe di lasciarci le difficoltà alle spalle».
Per un Improta che scopre il gusto del gol in serie B, c’è un Salvatore Bruno che non riesce più a dormire sereno, alla ricerca… della rete perduta. Annullata la marcatura a Novara, tutti sperano che il bomber possa sbloccarsi col Varese: «Salvatore di gol ne ha sempre fatti tanti. E sono convinto che darà tantissimo alla Juve Stabia. Deve solo restare sereno, non cercarlo a tutti i costi, prima o poi si sbloccherà. E saranno dolori… per le difese avversarie».
E in tema di bomber, Di Somma racconta un simpatico aneddoto: «Domenica mi ha telefonato Sau, non era nella pelle per il primo gol in serie A a Palermo. Un segnale del forte legame tra lui e Castellammare». Dal problema del gol a quello del portiere, il passo è breve. Impegnatissimo, in questi giorni, lo staff sanitario stabiese: Seculin è ancora alle prese con le noie all’alluce, distorsione ad un dito per Nocchi: «Stiamo cercando di recuperare uno dei due per sabato – chiosa Di Somma -, c’è ancora qualche giorno prima di gettare la spugna».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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