Il bivio. Così lo ha definito Piero Braglia. A sette turni dalla fine del campionato, con altrettante lunghezze di distacco dalla zona… sogno, quella che aprirebbe addirittura le porte ai playoff per la serie A, la Juve Stabia va in scena all’Azzurri d’Italia contro un Albinoleffe giunto praticamente all’ultima spiaggia.
Dopo tre successi di fila, con Varese, Vicenza, e Padova, da ben quattro gare senza incassare reti, Sau e compagni hanno voglia di continuare un’incredibile serie positiva, che tanto ricorda il finale di campionato dello scorso anno. «Da qui alla fine – ha chiarito bene il senso Piero Braglia – ogni gara diventa determinante, per la classifica, e per la successiva. Battere l’Albinoleffe terrebbe vivi certi stimoli, consentendoci di guardare con grande interesse alla partita di Modena. Diversamente bisognerebbe cominciare a dare spazio a chi ha giocato di meno ed ha qualcosa da dimostrare».
Nessuno sconto fino alla fine, dunque, questo il diktat del tecnico che sembra però richiamare i suoi sul valore dell’avversario: «All’andata fu un pari rocambolesco, e sinceramente mi fecero una buona impressione. Sicuramente hanno motivazioni, come noi, la vera differenza la faranno proprio quelle. Per loro se non è ultima spiaggia poco ci manca, ma il torneo si è incrinato da un pezzo, senza dimenticare la vicende delle scommesse con tante gare dell’Albinoleffe chiamate in causa nelle ultime settimane».
Sfida particolare, dunque, anche per l’esordio in panchina di Pala, costretto subito a fare a meno dei vari Bergamelli, Cristiano, Malormo e Salvi. Braglia, sul fronte opposto, recupera tutti gli effettivi, tra i convocati anche Scognamiglio che potrebbe riavvicinarsi al campo partendo dalla panchina, visto anche l’ottimo rendimento di Maury. Stesso discorso per Colombi, che sembra aver perso il posto da titolare a favore di Seculin, imbattuto da quattro turni. Formazione praticamente fatta, per dieci undicesimi, con Baldanzeddu, Maury, Molinari e Dicuonzo in difesa, Erpen, Mezavilla, Scozzarella e Zito in mediana, e Marco Sau in avanti. L’unico vero interrogativo riguarda il partner del «tamburino sardo», con Danilevicius stavolta in vantaggio rispetto a Mbakogu. D’altra parte, squadra che vince… «Ho visto bene i ragazzi in questi giorni – chiude Braglia – c’è determinazione da parte di tutti, e la voglia di regalarsi un grande finale di stagione». Insomma, la Cenerentola è cresciuta, ed ora sogna il lieto fine della favola.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro