L’attesa è spasmodica, la sfida di cartello. È già prova del nove per la Juve Stabia che, dopo aver conquistato la zona playoff con la vittoria di Ascoli, ritrova stasera la capolista Sassuolo nell’anticipo di giornata. Al Braglia di Modena (ore 19), stadio poco fortunato per i colori gialloblu, la squadra di Braglia sarà chiamata a dare continuità a una serie positiva di ben cinque risultati utili, caratterizzata dal poker di successi consecutivi. «Siamo sereni- ha spiegato il bomber Marco Cellini – sfidiamo il Sassuolo con la convinzione di potercela giocare senza troppi timori, ma con grande rispetto per un avversario di caratura». Braglia punta tanto sull’attaccante ex Modena e Albinoleffe, lui in campo, salvo impedimenti fisici, ci sarà sempre: «Sono parole che fanno piacere quelle del tecnico – continua – anche se so bene che qui non ci sono predestinati. Lì davanti siamo in tanti, ognuno dovrà sudare per guadagnare la maglia».
A Modena per cercare la prima rete stagionale, la centesima in carriera: «Affrontiamo la capolista, la squadra che probabilmente gioca meglio in questa prima parte del campionato. Creano molto, subiscono pochi gol. E soprattutto vengono da una sconfitta che vorranno a tutti i costi dimenticare». Sulle motivazioni sembra aver fondato l’approccio alla gara anche Di Francesco, tecnico dei neroverdi. «Sabato scorso, con il Cittadella – queste le sue parole – abbiamo sbagliato decisamente l’approccio, trovando la prima sconfitta stagionale. Con la Juve Stabia dobbiamo essere bravi a ripartire daccapo, contro una squadra che attraversa un ottimo momento. Grande rispetto per i campani, che vantano un organico di primo livello, con diversi elementi interessanti. Le difficoltà maggiori? Quella stabiese è una squadra camaleontica, che ha cambiato spesso modulo, e difficile da interpretare».
Contro l’ex Pavoletti, elogiato in questi giorni da Braglia, il tecnico stabiese dovrebbe cambiare nuovamente atteggiamento tattico. Il rientro di Mezavilla e Dicuonzo, squalificati ad Ascoli, e l’infortunio dell’ultima ora di Danilevicius dovrebbero indurlo a tornare al 4-3-3 tanto caro a Mbakogu. In difesa arretra di nuovo Baldanzeddu, al fianco di Figliomeni, Scognamiglio e dello stesso Dicuonzo.
Centrocampo a tre con Caserta, Genevier e Mezavilla, in avanti l’unico vero dubbio. Mbakogu sarà il centrale, con Cellini esterno a sinistra. Sulla destra il ballottaggio è tra Erpen e Acosty, con l’ex Fiorentina favorito, soprattutto per la sua dinamicità, contro una squadra che fa della forza fisica e della velocità le sue armi migliori.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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