Si conoscono dai tempi della Triestina, quando insieme calcavano i campi di gioco del «Nereo Rocco», si sfideranno questo pomeriggio, a Piacenza (ore 15), con le rispettive squadre. Pro Vercelli-Juve Stabia è anche tempo di amarcord, oltre che duello diretto tra due formazioni che vogliono dare lo scossone definitivo al proprio campionato. Braglia contro Braghin: centrocampista dai piedi buoni, ma soprattutto dal grande carattere il primo, difensore roccioso, il secondo, i due tecnici daranno vita ad una partita a scacchi degna dei migliori maestri. Stessi punti in classifica, sei, stessa media inglese, con 7 reti fatte e 11 subite, diverso sicuramente l’umore con cui le due compagini si affronteranno. La Juve Stabia vuole dimostrare di non essere solo un «malato in via di guarigione», come l’aveva definita Braglia prima del successo contro il Padova, ma di essere ormai pronta a lottare per posizioni sicuramente più blasonate di quelle attualmente occupate. La Pro Vercelli, d’altro canto, cerca il riscatto dopo la sconfitta, dura da digerire, di lunedì, nel posticipo, contro il Cittadella. «Loro saranno arrabbiati – ha ammonito il tecnico stabiese -, noi dobbiamo esserlo di più. Mi aspetto una prova importante da parte dei miei. In queste settimane ho visto il gruppo cementarsi, li vedo crescere come amalgama, e questo è un grosso passo avanti per cercare di conquistare il prima possibile i punti salvezza».
Dello stesso avviso anche Braghin: «Col Cittadella abbiamo sbagliato tutto, soprattutto l’approccio. Dopo un tempo siamo spariti dal campo. Contro la Juve Stabia sarà gara vera, potremmo anche cambiare modo di giocare, con una difesa a tre, visto che i campani adottano il 4-3-3». Una gara dalle tante assenze, su un fronte e sull’altro. La Pro Vercelli dovrà fare a meno degli infortunati De Paula, Scavone, Carraro, Calvi e Cancellotti, mentre Braglia non potrà contare sugli squalificati Baldanzeddu e Cellini, ma anche sugli infortunati Zito, Vinci ed Improta, che non sono partiti con il gruppo. Quasi scontato l’undici che il tecnico stabiese manderà in campo. Senza esterni bassi sulla corsia di destra, si è cercato di recuperare Maury, unico a poter sopperire alle assenze nel settore. Novità anche sulla corsia mancina dove Gorzegno, che ha scontato un turno di stop, potrebbe riprendere la casacca da titolare, dopo la buona prova ed il gol a Grosseto, a discapito di un Dicuonzo non ancora al meglio. Confermata, invece,la coppia di centrali con Figliomeni e Murolo. Nel centrocampo a tre torna Caserta, dopo essere rimasto a guardare sabato scorso. A lui dovrebbe essere consegnata da Braglia la fascia di capitano, proprio come dieci giorni fa nel turno infrasettimanale. La sua capacità di inserimento dalla retroguardia, le geometrie di Genevier, e la ritrovata condizione di Mezavilla saranno a supporto del trio avanzato con Erpen ed Acosty a fare da sponda per Mbakogu.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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