Ombre e lanterne cinesi: è l’immagine in chiaro scuro che si scruta sul fondo della Supercoppa Italiana. Si arroventa il Napoli, decollando col pensiero da Pechino e atterrando tra i rimpianti di Udine: se questi sono gli arbitri. Assume le forme della realtà la Juventus, come un liquido in un bicchiere. Valgono i momenti storici. Un mese fa, il caso del napoletano Guida (di Torre Annunziata, con in dote pubbliche e dichiarate simpatie per la squadra azzurra) fu deborante ben più della proverbiale goccia. E provocò una fuoriuscita di bile dalla caraffa bianconera dell’ira e delle polemiche. Ora dopo 4 settimane sostanzialmente scevre di torti subiti ( e anche di vanmtaggi regalati, va detto), i grandi capi della Juve sono tornati a muoversi nel mare della tranquillità, manco si trattasse di un allunaggio 44 anni dopo Armstrong. Questione di epoche, appunto. E di eventi. E pure di furbizia. Non vogliamo chiamarla così? Nel linguaggio della diplomazia, trattasi di rispetto pacifico di fronte ai direttori di gara equilibrati, composti e all’altezza. Per la Juve la vicenda dell’arbitro che non se la sente fu doppiamente lacerante, quasi una presa in giro. Un ocnto è sbagliare, e oggettivamente capita a tutti prima o poi. E un conto è non fare il proprio mestiere, scappare dalla responsabilità, travestirsi da Don Abbondio senza manco avere un Manzoni al fianco: ma è mai possibile al giorno d’oggi, con gli interessi che corrono e le esigenze che risuonano? Mettiamola così. Se il Napoli mette nel mirino la gara con la Juve in una settimana di nuove accuse al mondo arbitrale(peraltro anche legittime, viste le sviste di damato a Udine), la Juve al contrario attende la designazine a tavolino e la prova sul campo con interessata e interessante calma olimpica. In un altro big-match col Milan perse per un rigore fischiato a Isla che non c’era. E adesso? Si sta attenti a non farsi risucchiare dalle polemiche napoletane, si osservano gli sviluppi arbitrali, si pesano i piatti della bilancia (delle inseguitrici) su cui sono appoggiati gli errori contro e a favore, si vigila. E si succhia una mentina per schiarirsi la voce, non si sa mai.
Fonte: Tuttosport
La Redazione
P.S.
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