Nella testa della Juve soltanto il Bologna. Conte resta fedele alla filosofia di sempre, in base alla quale la «partita della vita» è la più vicina. Al Galatasaray, trasferta decisiva per proseguire il cammino in Champions, si penserà dopo l’anticipo con il Bologna di stasera, alla ricerca della settima vittoria consecutiva e della grande fuga. La prima di una serie di partite che i campioni d’Italia dovranno affrontare senza Pirlo. Una partita, quest’ultima, che per il tecnico bianconero «sarà difficile, dura, tosta» ben più di quanto dicano la classifica delle due squadre. Ecco perché Conte invita i suoi giocatori ad avere «la testa sgombra». E si prepara a una mini rivoluzione della squadra per dare a tutta la rosa le giuste motivazioni. «Turnover? Cercherò di mettere in campo la formazione più adatta e giusta per questo momento – dice Conte – Non vi dico chi schiererò, ma sono sicuro della grande risposta di chi andrà in campo».
Di cambiamenti, in effetti, ce ne saranno e distribuiti in tutti i reparti, proprio in ottica Champions League. In difesa il principale indiziato a riposare è Bonucci: pronto Ogbonna. In attacco potrebbero esserci le novità principali: è possibile infatti il rilancio in coppia di Vucinic e Quagliarella, con Tevez e Llorente in panchina. Sarebbe la prima volta quest’anno per il montenegrino e il napoletano insieme dall’inizio. E nel cuore del centrocampo? Mancherà Pirlo, ma il tecnico juventino non si sbilancia. «Ho tre giocatori eclettici che possono ricoprire all’occorrenza il suo ruolo». I tre sono naturalmente Vidal, Pogba e Marchisio.
Il giovane francese potrebbe essere il prossimo gioiello ad essere blindato, dopo il rinnovo di Vidal fino al 2017. «Sono contento per chi sta rinnovando: i ragazzi hanno meritato quello che gli viene riconosciuto. Il mio rinnovo? In questo momento non è un discorso importante, né per me né per la Juve, siamo concentrati sul momento particolare del campionato e poi dovremo fare un’impresa a Istanbul». Di argomenti extra campo, Conte affronta soltanto la multa che è stata comminata alla società per i cori dei bambini contro il portiere dell’Udinese Brkic. «Bisogna sempre fare un distinguo: ci sono delle regole da rispettare e poi c’è l’accanimento. Quello che è stato fatto è accanimento; è facile fare demagogia e retorica quando si parla dei bambini»
Fonte: Il Mattino.
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