L’anima della squadra, l’ultimo ad arrendersi a Monaco. Come a Catania, come sempre. Lavezzi si prenota per un’altra notte da protagonista contro la Juventus. Una sfida tagliata su misura per il Pocho che si esalta contro le grandi squadre e nelle partite evento. Quella con i bianconeri al San Paolo lo è, atmosfera da sogno a Fuorigrotta.
Napoli-Juventus, la partita. L’anno scorso toccò a Cavani prendersi la scena, una tripletta favolosa, il Matador portò a casa il pallone del 3-0 ai bianconeri. In questo momento il Pocho è il più in forma del Napoli, le ha giocate tutte le ultime sei partite tra campionato e Champions e non ne ha sbagliata nessuna. Sempre positivo, sempre all’altezza, grande carattere.
Nelle partite che contano si esalta, fa sempre la differenza. E alla Juve ci pensa già dal dopo Bayern. «Quando si perde c’è delusione, ma ora c’è subito la sfida con la Juventus, un’occasione ideale per riscattarsi immediatamente. Loro giocano ad un gran ritmo così come noi e partite contro avversari così forti ti caricano sempre più del normale», disse subìto dopo il ko.
Lavezzi prima punta contro il Bayern e Cavani arretrato da esterno sinistro di centrocampo. Soluzione già parzialmente sperimentata a Catania, il Pocho giocò più avanzato e il Matador si spostò sulla fascia. Contro la Juve si dovrebbe tornare alla formula base, quella con il Pocho più largo a sinistra. Al di là della posizione la sua voglia matta sarà quella di far gol per la prima volta a Buffon, nell’ultima sfida al San Paolo riuscì a sbloccarsi dopo un anno di digiuno, la vittima fu un altro numero uno tra i più forti in assoluto, il portiere sloveno Handanovic. Un momento magico per il Pocho, dopo la Juve risponderà alla convocazione di Sabella che lo ha chiamato per la prima volta nella sua nuova Argentina. Torna nella Seleccion dopo la delusione in Coppa America, un’altra grande soddisfazione per il Pocho che partirà con il difensore Fernandez, straordinario protagonista a Monaco.
Euforia Lavezzi, il magic moment del Pocho, la vera stella del tridente. Proverà a sfondare la difesa della Juve, a creare scompiglio, a segnare e a regalare assist. Ai bianconeri ha segnato due gol, entrambi al San Paolo, entrambi a Manninger, nel 2-1 del 18 ottobre 2008 e nel 3-1 del 25 marzo 2010 in porta c’era l’austriaco.
Un gol, una grande prestazione ma soprattutto una vittoria. «Quando perso sono sempre arrabbiato», disse nel dopo Catania, partita in cui fu il migliore in campo degli azzurri e ci provò fino all’ultimo secondo. Il Pocho infiamma sempre il popolo del San Paolo con le sue giocate, le grandi accelerazioni. Domani sera contro la Juventus vuole farlo ancora. L’argentino è tra i protagonisti più attesi.
La Redazione
P.S.
Fonte: Il Mattino
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