La Juve Stabia deve ripartire dalla determinazione di capitan Caserta, simbolo puro del Dna gialloblu. Il 34enne centrocampista calabrese ha fermato il tempo issandosi a leader indiscusso della squadra divorando il terreno di gioco con la voracità di un ragazzino desideroso di imporsi dinanzi al grande pubblico. Una caparbietà che lo ha trasformato in breve tempo da zavorra a capocannoniere dell’undici di Piero Braglia. «Il feeling con il gol è solo questione di buona sorte – confessa Caserta – nel calcio capitano frangenti in cui risulta estremamente naturale trovare la via della rete. Mai in passato mi era capitato di trovare una continuità simile sotto il profilo realizzativo tra i professionisti, forse solo ai tempi del Locri in Interregionale sono stato tanto prolifico. Segnai 9 gol, per emulare quello score 15 anni dopo dovrò ancora darmi molto da fare».
Peccato che le tre realizzazioni consecutive contro Empoli, Cittadella e Ternana abbiano prodotto appena un punto. «Dispiace non poter accomunare soddisfazioni personali e di squadra – aggiunge l’incursore gialloblu – in questa fase i risultati non ci arridono affatto. Il termine crisi non va neanche pronunciato, con la giusta serenità riusciremo a ritrovare la verve che ci ha condotti al quarto posto». Tra i principali problemi della Juve Stabia figurano i tanti infortuni e l’astinenza dal gol del parco attaccanti. «Le assenze non devono rappresentare un alibi – tuona Caserta – in estate la società ha operato minuziosamente al fine di evitare emergenze di sorta. Allo stesso modo le difficoltà realizzative di Bruno e Cellini non devono preoccupare, presto si sbloccheranno. Con il duro lavoro e le loro reti usciremo da questa fase no». Banco di prova delicatissimo sarà il confronto di sabato contro il Cesena, club cui Caserta è legato particolarmente. «Ho ricordi fantastici della mia esperienza in bianconero – spiega il centrocampista –, non ho problemi ad ammettere che lo scorso gennaio ho sperato di tornare in Romagna. Un anno dopo posso dire di non aver alcun rimpianto nell’aver poi scelto la Juve Stabia, sono orgoglioso di essermi rimesso in gioco in serie B. Chiaramente sarà una partita dal sapore particolare per me. Tra una buona prestazione e i 3 punti sceglierei i secondi, ora conta solo vincere per ricambiare i sacrifici della nostra tifoseria e mettere ulteriore fieno in cascina in vista del girone di ritorno».
Sabato faranno il loro esordio al Romeo Menti i nuovissimi led pubblicitari posizionati dietro le due porte. Il progetto prevede l’installazione dei nuovi tabelloni anche nei pressi delle linee laterali, prima di giungere a questo step bisognerà però arretrare le recinzioni che separano le due tribune dal terreno di giuoco. Lavori che potrebbero esser completati a gennaio approfittando della sosta del campionato.
Gioacchino Di Maio per “Il Mattino”
La Redazione
P.S.
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