È la nuova promessa lanciata dal Racing Avellaneda che il Napoli ha immediatamente addocchiato. Adrian Ricardo Centurion i 19 anni li ha compiuti il 19 gennaio scorso: nato ad Avellaneda, nel Racing, il club di casa ci è cresciuto e il suo sbarco tra le grandi promesse argentine è recentissimo. Il debutto in prima squadra è arrivato soltanto il 17 giugno scorso, tra l’altro una sconfitta con l’Atletico Rafaela per 4-2, ma da quel momento si è conquistato un posto da titolare nel Clausura che ha mantenuto anche nell’Inicial appena cominciato e nella finale della Copa Argentina, persa con il Boca 2-1. Centurion, che ha diversi soprannonomi, da Wachiturro a Ricky, da Turro a Kako, gioca centrocampista, il classico ‘volante’ argentino, cioè il giocatore che ha il compito di impostare l’azione, di dare sostanza alla manovra e di proteggere la difesa. Ma Centurion ha caratteristiche leggermente più offensive e sa anche andare a rete e l’ha dimostrato quasi subito, infatti il suo primo gol in Primera è arrivato l’altra settimana, il 12 agosto, nella partita vinta 2-0 con l’Argentinos Jr. Che fosse una promessa l’avevano intuito presto al Racing, per la maniera di contrastare gli avversari, ma anche per la duttilità dimostrata in campo. Luis Zubeldia, il tecnico del Racing, ha fatto in fretta a notarlo: «Ma non avevo intenzione di mettergli pressione – ha detto – così non l’ho fatto giocare subito». Una promozione per gradi quella di Centurion, compagno di squadra adesso anche dell’ex juventino e Campione del Mondo 2006 Mauro Camoranesi. Ma le sue qualità le aveva fatte intravvedere durante alcune partite con la squadra Reserva, soprattutto una, nel campionato scorso, giocata contro il Boca. «È un eccellente giocatore – ha detto di lui Valentin Viola, ex compagno nella Reserva – e nell’uno contro uno è davvero micidiale». Caratteristiche l’hanno lanciato inevitabilmente nel ‘paradiso’ della prima squadra. «Ha grandi qualità – così lo descrive Juan Barbas, l’ex giocatore argentino anche del Lecce, che lo ha allenato nella formazione Reserva – non ha paura e ha una grande personalità, siamo molto contenti che sia arrivato presto alla Primera».
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