Tre anni dopo ha fatto festa all’Olimpico. «È stata una crescita esaltante, da quella finale persa con la Samp ai rigori nella sfida contro la Lazio proprio in questo stadio. Ringrazio i giocatori, in particolare quelli che ho trovato all’inizio della mia esperienza napoletana. Alcuni li ho trovati in difficoltà, ci siamo ripresi in questi mesi: sono stati loro gli artefici di questa escalation, questo è il coronamento di tre anni veramente belli, posso dire che si tratta della ciliegina sulla torta», ha detto Mazzarri, che ha dedicato un abbraccio a tutti i suoi ragazzi, in particolare a Lavezzi.
«Loro, i giocatori, capiscono che sono una persona vera, però non sono un tipo molto espansivo e così freno i miei slanci di affetto. Li ho abbracciati, baciati e ringraziati perché lo meritavano, il gesto era sentito. In particolare nei confronti del Pocho, dopo quello che era accaduto nella scorsa settimana al San Paolo. Ha fatto un’altra grande prova, i ragazzi sono stati eccezionali». Sul rigore non concesso alla fine del primo tempo ha sottolineato: «Poteva anche starci, tuttavia le partite vanno giudicate nel loro complesso e il Napoli ha fatto meglio della Juve. Peraltro, c’è stato, sempre nel primo tempo, un episodio che avrebbe potuto essere favorevole a noi, quando Cavani è stato fermato in fuorigioco», ha detto il tecnico, che in tasca aveva un corno portafortuna regalato dall’amico ristoratore Michele Giugliano durante la festa di fine stagione.
Il Napoli è apparso un altro rispetto a quello che alla penultima di campionato ha sbandato e ha perso a Bologna, sacrificando le chance di qualificarsi in Champions. «Per giocare al massimo bisogna avere una condizione fisica eccellente, oltre che una preparazione mentale di primissimo piano. Se una squadra non è al top, come il Milan o la stessa Juve, non riesce a rendere. Abbiamo perso dei punti in campionato per i tanti impegni. Non dimentichiamo che questa è stata la partita numero 51 del Napoli. Noi siamo stati quelli che sono riusciti ad offrire prestazioni straordinarie in questa stagione, compresa quella contro un avversario che non aveva perso una sola partita né in campionato né in coppa Italia. Questa è la dimostrazione della nostra forza», ha detto Mazzarri.
Ha ringraziato anche i tifosi, ovviamente: «Negli ultimi mesi c’erano state tifoserie avversarie che avevano cantato ”Oj vita oj vita mia”, finalmente abbiamo potuto cantare nuovamente noi. Quelle tifoserie avversarie magari l’avranno imparato ancora meglio ascoltandolo stasera…». Nei prossimi giorni ci sarà un confronto tra De Laurentiis e Mazzarri. Il presidente ha annunciato alcune novità che riguardano il Napoli. «Alcune potrebbero piacere, altre no». Un riferimento all’allenatore, sotto contratto fino al 2013 ma corteggiato da molti club, in particolare la Lazio? La posizione di Walter Mazzarri è stata chiara: «Un allenatore vuole arrivare a scadenza di contratto, avere stimoli. Dipende. Io sono al dodicesimo anno di carriera, ci sono momenti in cui mi interessava, ad esempio dopo la promozione di Livorno, avere un anno in più come garanzia per il mio lavoro. Dopo quello che ho fatto posso andare avanti di anno in anno, proprio per mia volontà. Da parte mia sì, c’è la massima disponibilità a restare a Napoli perché ho un contratto fino al 2013 e intendo rispettare questo accordo. La Lazio? Se ci sono società interessate a me mi fa piacere ma sono un professionista».
Sorride e attende l’incontro con cui si saprà, se sarà ancora lui a guidare la squadra azzurra la prossima stagione.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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