Questo campionato, dove si è giocato spesso a tresette a non prendere, ci insegna: le squadre di testa hanno avuto spesso l’occasione di staccarsi o agganciarsi e hanno gettato al vento la chance, scrive La Gazzetta dello Sport. “Mancano 10 giornate, cioè 30 punti in palio, e la classifica è così corta che, nonostante il realismo (da depistaggio?) di Allegri, persino la Juve è tornata a sperare. Dunque perché il Napoli non dovrebbe crederci ancora? Certo, la sconfitta casalinga col Milan è stata una batosta, ma i passi falsi sono dietro l’angolo per tutti. Per dire, fra tre domeniche l’Inter affronta la Juve allo Stadium. E il Milan, che ha dimostrato di essere brillante e vincente con le grandi, ha avuto più di un inciampo con le medio-piccole. E nelle prossime 5 giornate affronta Empoli, Cagliari, Bologna e Genoa, oltre al temibile Torino. In realtà, il calendario ha insidie ovunque. Un esempio? Tutte dovranno affrontare il tosto Verona, Napoli per primo. Che ha un piccolo vantaggio sul Milan. In caso di arrivo a pari punti, ha (per ora) la differenza reti migliore”, si legge sul quotidiano.
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