La Gazzetta dello Sport si è soffermata sul ruolo nuovamente centrale nel gioco del Napoli di Stanislav Lobotka, centrocampista azzurro: “Che succede a Lobotka? La stessa domanda a un anno di distanza. Solo che dodici mesi fa il punto interrogativo era ricco di stupore e ammirazione, mentre di recente grondava preoccupazione. Uno dei segreti dello scudetto spallettiano era stato proprio il salto di qualità del regista slovacco, diventato il faro della manovra in fase di possesso, ma imprescindibile diga quando il pallone era tra i piedi degli avversari, talmente intelligente da capire prima lo sviluppo dell’azione e quindi piazzato sempre benissimo. Rudi Garcia l’aveva un po’ deresponsabilizzato in avvio di campionato, forse per togliere un punto di riferimento agli avversari. Il vero problema è che Lobotka proponeva un giropalla avvolgente e continuo, anche ragionato e rallentato quando serviva, mentre Garcia ama le verticalizzazioni appena si può. Ma nelle ultime partite Lobotka è tornato al centro del villaggio e il Napoli è cresciuto”.
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