L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport critica l’allenatore del Napoli Maurizio Sarri dopo il grigio pareggio maturato al Mapei Stadium contro il Sassuolo:
“Come prevedibile, al Mapei si sono confrontati gli opposti estremismi, l’italianismo di Beppe Iachini e il guardiolismo di Sarri. Il dato del possesso palla vale più di mille parole, 74,8% a 25,2% per i sarriani, ma queste sono serate che regalano argomenti ai tradizionalisti: tenere il pallone tra i piedi non fa punteggio, conta sbatterlo in rete. Beppe Iachini ha arroccato il Sassuolo dentro un sistema 3-5-2 ad alta densità di linee, per otturare il palleggio azzurro. Difesa a cinque o a tre a seconda delle fasi, Politano e Berardi di punta con mansioni di contropiedisti sul ribaltamento e con compiti difensivi in non possesso. Berardi disturbava il manovratore Jorginho. Politano ronzava attorno a Koulibaly e ne mirava la sicumera. Ormai l’offuscamento del gioco di Sarri è sport nazionale, potrebbe diventare materia di studio a Coverciano. Gli ingredienti restano i soliti: creare massa critica, frapporsi, insinuarsi”
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