Il morale è alto, nonostante tutto. La resa non appartiene all’ambiente napoletano. Ne ha discusso con la squadra, Carlo Ancelotti, prima della partenza per Bergamo. Gli undici punti che dividono il suo Napoli dalla Juventus impressionano, ma soltanto fino ad un certo punto. Perché il campionato è lungo e le sorprese vanno considerate. E allora, nessuna depressione. Stasera, contro l’Atalanta ci vorrà il solito Napoli, quello determinato, deciso e, magari, un tantino più pratico negli ultimi venti metri. Il gruppo è unito e motivato, con l’allenatore ha stretto un patto di resistenza, un modo per tenersi quanto più possibile nella scia della capolista. C’è il rischio che anche per quest’anno si debba accantonare il sogno scudetto, con l’aggravante, stavolta, che il tutto potrebbe già essere risolto ancor prima che si concluda il girone d’andata. Il momento, in ogni modo, richiede uno sforzo supplementare, perché alle porte c’è anche l’attesa sfida di Anfield, contro il Liverpool, che vale gli ottavi di Champions League.
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