La gara di ieri: col Carpi Turbo-Pandev esalta gli azzurri

DIMARO – Gli sprazzi di grande Napoli visti sabato scorso soprattutto nel primo tempo con il Feralpi Salò sono stati confermati nell’amichevole contro il Carpi che ha chiuso il ritiro in Val di Sole. Nonostante lo scatto in avanti come difficoltà del match (si è passati da una squadra di Lega Pro a una di Serie B), gli azzurri sono stati capaci di segnare 3 reti in 19 minuti, poi in pratica non si è più giocato complice un autentico diluvio con tuoni, fulmini e lampi che ha portato a due sospensioni del match (una di 10’ e una di 15’) e ha ridotto il campo in pessime condizioni. Contro la formazione di Vecchi, Benitez non è comunque rimasto deluso dal comportamento dei suoi e, pur con tutte le cautele del caso visto che si tratta di calcio estivo, ha avuto la conferma che la squadra lo sta seguendo. Possesso palla, dialoghi precisi nello stretto prima di cambi di gioco volti ad armare l’uno contro uno degli esterni, qualche inserimento centrale dopo rapidi triangoli, ma soprattutto la volontà di creare ampiezza: finché si è potuto giocare su un terreno accettabile (dopo la prima sospensione il terreno era al limite della praticabilità e la situazione è migliorata solo in parte nella ripresa), il Napoli ha fatto pesare la sua maggiore qualità e l’estro di Mertens.L’olandese, la scorsa settimana rimasto a vedere da bordocampo per un affaticamento muscolare, ha mostrato tocchi interessanti e ha favorito le sovrapposizioni sulla sua corsia di Armero, mentre sull’out opposto Insigne è stato costretto a sacrificarsi in una posizione non sua e si è visto soprattutto per una grande applicazione in fase difensiva. Imprendibile Pandev che nei primi 20’ è stato un incubo per gli avversari.

 

GOL E DILUVIO – La partita vera è durata 25’ poi la sospensione di 10’, altri 8’ disputati in un acquitrino dove il pallone né scorreva né rimbalzava e il secondo stop “chiamato” da Benitez che al 33’ è entrato in campo per parlare con l’arbitro e con il collega Vecchi suggerendo che era opportuno, per evitare infortuni, far rientrare nuovamente le squadre negli spogliatoi. Lo spagnolo fino a quel momento aveva vistoCannavaro e Britos sforzarsi di tenere “alta” la difesa azzurra con l’obiettivo di recuperare la sfera nella metà campo avversaria per essere subito pericolosi. Dopo una seconda interruzione, il confronto è ripreso con il Napoli completamente stravolto (9 cambi effettuali) e ritrovare l’intensità di inizio gara per gli azzurri è stato impossibile. Benitez ha provato Callejon alle spalle di Calaiò e ha invertito Mertens e Insigne. Esperimenti interessanti, ma che andranno ripetuti in condizioni ambientali migliori, magari con in attacco Higuain (che ha assistito al match dagli spogliatoi). Nella ripresa da segnalare un rigore calciato a lato da Calaiò e procurato da Mertens, una parata di Colombo su Gagliolo e poi la partenza verso Napoli.
Napoli-Carpi 3-0

NAPOLI (4-2-3-1): Rafael (34’ pt Colombo, 30’ st Sepe); Mesto (34’ pt Zuniga), Cannavaro (34’ pt Gamberini), Britos (34’ pt Fernandez), Armero (34’ pt Dossena); Behrami (34’ pt Radosevic), Dzemaili (34’ pt Inler); Insigne (34’ st Tutino), Hamsik (34’ pt Callejon), Mertens (27’ st Novothny); Pandev (34’ pt Calaiò). All. Benitez.
CARPI (4-4-2): Nocchi (34’ pt Kovacsik); Letizia (34’ pt Poli), Romagnoli (34’ pt Gagliolo), Pesoli, Liviero (34’ pt Sperotto); Pasciuti (34’ pt Kirilov), Devitis, Bertoni, Di Gaudio; Cani (34’ pt Della Rocca), Ferretti (34’ pt Perini). All. Vecchi.
ARBITRO: Rasia di Bassano del Grappa.
RETI: 10’ pt Pandev (N), 15’ pt Behrami (N), 19’ pt Dzemaili (N).

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