Da mercoledì notte i rimpianti sono più lievi. O più forti, a seconda dei punti di vista. La finale della Champions 2012 verrà giocata da Bayern Monaco e Chelsea, le uniche due squadre che hanno battuto il Napoli nel più prestigioso torneo internazionale: i ko per 3-2 il 2 novembre all’Allianz Arena e per 4-1 il 14 marzo a Stamford Bridge. Il viaggio degli azzurri si è interrotto contro la squadra di Di Matteo, l’ex centrocampista italo-svizzero sistemato da Abramovich sulla panchina dei Blues dopo l’esonero di Villas Boas. Eppure, quella notte a Londra, c’erano le premesse. Le premesse per continuare a viaggiare e a sognare. Perché il Napoli aveva vinto al San Paolo per 3-1 contro avversari in lite con l’allenatore portoghese, presunto piccolo Mou, e lontanissimi parenti di quelli che hanno fatto fuori il Barcellona aggrappandosi proprio alla tattica di Mazzarri: difesa spietata e pungente contropiede.
Se anche avesse saltato l’ostacolo Chelsea, il Napoli non sarebbe probabilmente andato in finale perché proprio a Stamford Bridge erano emersi i problemi tecnici e caratteriali che questa squadra ancora manifesta a certi livelli. «Stiamo crescendo», dice l’allenatore per giustificare pesanti cadute o piccole sbavature. La finale del 19 maggio all’Allianz Arena, lo stadio che De Laurentiis vorrebbe esportare a Napoli, riflette la stagione degli azzurri, che al San Paolo sono stati in grado di pareggiare con i tedeschi e di battere gli inglesi, due superpotenze, con il sostegno dei sessantamila di Fuorigrotta; a Monaco di Baviera e a Londra è andata in tutt’altro modo, anche se davanti al Bayern, sullo 0-3, il Napoli seppe rialzare la testa con i due gol del difensore Fernandez, che visse quella notte di gloria prima di scivolare nelle retrovie.
Il Napoli deve colmare le proprie lacune e crescere: questo sarà possibile attraverso l’opera di Mazzarri e i gol di Cavani e soprattutto con investimenti su calciatori che assicurino maggiore esperienza a una squadra che ha già carattere. Gli azzurri sanno rialzarsi dopo le cadute e lo hanno confermato negli ultimi giorni, vincendo due partite dopo tre sconfitte consecutive e rilanciandosi verso il terzo posto. L’esito delle semifinali di Barcellona e Madrid inorgoglisce il Napoli e lo esalta nel momento cruciale del campionato: nelle ultime quattro giornate servirà la formidabile squadra che a Fuorigrotta rese piccoli Bayern e Chelsea, quei fenomeni che si giocano la Champions a Monaco di Baviera, la città più napoletana della Germania.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro