Quattro gol per sedicimila spettatori, una festa per pochi in Europa League. L’appeal non è quello della Champions ma il Napoli ha regalato comunque un’altra notte di grandi emozioni. Il Napoli due ha funzionato eccome, un grande esordio e corsa già lanciata per la qualificazione. Nella gara iniziale contro gli svedesi dell’Aik Solna i tifosi sono pochi ma si fanno sentire esaltati anche dalla prestazione della squadra azzurra. Pieno e colorato di giallonero il settore ospiti con cinquecento svedesi che restano a saltare e tifare pur alla fine della gara e dopo la pesantissima sconfitta.
Il colpo d’occhio non è quello delle serate più attese ma l’entusiasmo è quello solito al San Paolo anche se il paragone non regge con le notti magiche di Champions. Restano storici i pienoni contro Bayern Monaco, Manchester City e Chelsea. L’Europa League non è la Champions e il Napoli punta soprattutto sul campionato e in più l’orario inedito in un giorno infrasettimanale, le 19 di giovedì sera non aiutano l’afflusso allo stadio. La curiosità è innanzitutto per Vargas, l’attaccante cileno all’esordio stagionale dal primo minuto in una gara ufficiale dopo le amichevoli precampionato. Ed è il cileno ad esaltare il San Paolo con una tripletta e ad uscire dal campo acccompagnato da un’ovazione. E poi c’è la grande attrazione Insigne, il talento di Frattamaggiore al battesimo europeo dopo il primo gol in serie A realizzato contro il Parma e l’esordio nella nazionale di Prandelli contro Malta, applauditissima una sua giocata nel primo tempo che sfiora il palo. L’inno dell’Europa League all’ingresso delle squadre in campo non è coinvolgente come quello della Champions. In tribuna sventolano le bandiere dell’Uefa. Il Napoli parte bene, arriva il gol di Vargas e le curve si scaldano. L’incitamento parte forte come nelle gare di campionato, si accendono anche i fumogeni con il richiamo dello speaker che ricorda il divieto. C’è poca gente ma grande partecipazione in attesa del big match al San Paolo di mercoledì prossimo in campionato contro la Lazio. Una passione destinata a crescere partita dopo partita, anche l’Europa League diventa poi interessante con il passare delle giornate e quando si approda nella fase ad eliminazione diretta alla quale partecipaneranno anche le eliminate del primo turno di Champions. Gli azzurri sono tornati in Europa League dopo due anni, l’ultima sfida qui al San Paolo fu contro il Villarreal di Giuseppe Rossi, finì 0-0. Il pubblico si arrabbiò con Gargano che non fece battere una punizione dal limite a Mascara, due che ora nel Napoli non ci sono più.
Poi gli azzurri furono eliminati al ritorno al «Madrigal» (sconfitta 2-1) prendendosi la rivincita l’anno scorso in Champions League (vittoria 2-0 e passaggio agli ottavi). Le prossime due gare saranno in trasferta, poi di nuovo a Fuorigrotta l’8 novembre contro il Dnipro (sempre alle 19) e la chiusura del 12 dicembre in casa con il Psv Eindhoven (ancora alle 19), ultima gara del girone. Con questo Napoli così coinvolgente anche in Europa la riposta del pubblico è destinata a crescere nei prossimi appuntamenti.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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