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La difesa a tre sta cambiando il calcio

Mazzarri e Guardiola sono i precursori di un nuovo modo di giocare

Il calcio italiano era un tempo il regno della difesa a 4. All’influsso dell’integralismo sacchiano avevano resistito in parte Lippi e soprattutto Zaccheroni, rari seguaci della difesa a 3. Nello stesso periodo anche Malesani (con Chievo e Fiorentina) marciava su quella strada. All’inizio e a metà del primo decennio del 2000 le tracce della difesa a 3 si erano quasi perse. Capello dominava con i suoi 4 difensori e pure Ancelotti, col Milan, non pensava (così come non ci pensa adesso) alla difesa a 3. 
Negli ultimi anni, e soprattutto nel campionato attuale, qualcosa è cambiato. Forse non per moda, ma per esigenza o magari per convinzione (come nel caso di Mazzarri). Oggi un bel gruppo di allenatori difende a 3, seguendo una linea di flessibilità di cui ci parla, nell’articolo accanto, un maestro di tattica come Renzo Ulivieri. Nelle ultime giornate hanno giocato a 3 il Napoli di Mazzarri, l’Udinese di Guidolin, il Lecce di Cosmi, il Bologna di Pioli, la Fiorentina di Delio Rossi, il Catania di Montella, il Parma di Donadoni, il Genoa di Marino e il Novara di Tesser (a 5, in questo caso). Tranne Napoli e Udinese, tutte le altre (sono 7) hanno cambiato modulo rispetto a qualche tempo fa: prima difendevano a 4. Ognuno c’è arrivato per ragioni diverse e seguendo vie differenti, ma è una conferma che il calcio italiano (anzi, gli allenatori italiani) ha conoscenze tattiche più approfondite del calcio di altri Paesi.

MAZZARRI E GUIDOLIN -Difesa a tre da sempre, dai tempi dell’Acireale. Questo è il calcio di Walter Mazzarri. Che essendo cresciuto come allenatore alla scuola di Ulivieri ha apprezzato da subito le bontà di questa soluzione tattica. Va detto che con il passare degli anni Mazzarri l’ha rivisitata e corretta secondo le proprie convinzioni. A esempio, quando il Napoli è chiamato ad affrontare una squadra che gioca con due attaccanti larghi e una punta centrale, nella fase di difesa abbassa sempre uno dei due esterni di centrocampo ma nella fase di attacco mantiene i movimenti della difesa a tre (è successo contro il Bayern Monaco in Champions). E’ diversa la posizione… filosofica di Francesco Guidolin, che la difesa a tre la sta portando avanti dal ’98. «Quando arrivai a Udine la prima volta, mi dissero: o giochi così o non ti prendiamo, vogliamo dare un seguito al lavoro di Zaccheroni. Accettai. Allora mi incuriosiva, ora me ne sono innamorato» . A differenza di Mazzarri, càpita che l’Udinese difenda anche solo con tre giocatori, accettando l’uomo contro uomo. «Ho esterni di centrocampo offensivi e non sempre ce la fanno a rientrare. Ma ormai ci siamo abituati, dopo tanto lavoro sappiamo sempre come comportarci. Comunque a volte difendiamo anche a 5 e non abbiamo alcuna vergogna» . La chiusura di Guidolin: «L’aspetto che mi ha convinto di più, e da subito, della difesa a tre non è stata tanto la voglia di essere più coperto centralmente, quanto la ricerca del possesso palla dei tre difensori, perché se lo fai bene, e riesci a far entrare uno dei tre nell’altra metà campo, metti sempre in difficoltà gli avversari». 

COSMI E MONTELLA -Come detto, si arriva alla difesa a 3 per vie spesso diverse. Serse Cosmi giocava così fin da quando allenava il Perugia, Montella (che passa da 4 a 3 e viceversa con una certa frequenza) invece ha adottato questa soluzione soprattutto per problemi di organico (gli mancavano gli esterni di difesa), mentre Pioli ha schierato a 3 la difesa del Bologna dalla partita contro il Catania per consentire a Mudingayi e Perez di giocare da mediani e non da mezzali. Come flessibilità, Pioli è un esempio: l’anno scorso, da allenatore del Chievo, per bloccare le fasce contro il Napoli di Mazzarri si presentò con la difesa a 5 e vinse la partita. Delio Rossi ha virato sulla difesa a 3 nel secondo tempo di Siena, tre partite fa. C’è stato un cambiamento anche per il Parma nel dopo-Colomba (Donadoni conosce bene il sistema della difesa a 3) e per il Novara: dopo lo 0-3 rimediato contro la Fiorentina, la settimana dopo Tesser a Cesena ha schierato a 5 la difesa che ha preso gli stessi 3 gol.

Fonte: Corriere dello Sport

La Redazione

A.S.

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