La delusione domina lo spogliatoio azzurro, ma gli applausi dei tifosi e la consapevolezza di aver dato e fatto il massimo mitiga l’amarezza. «Siamo usciti a testa alta, dispiaciuti ma soddisfatti», esordisce il capitano della serata, ovvero Christian Maggio, che ha chiuso la partita sdraiato sull’erba del San Paolo, braccia conserte e l’amaro in bocca. «Uscire con dodici punti fa male, è difficile spiegare la delusione che abbiamo provato, ci dispiace molto, soprattutto per i tifosi. Volevamo continuare l’avventura in Champions, ci tenevamo, peccato». A quattro giorni dal deludente pari con l’Udinese, tuttavia, il Napoli ha mostrato la propria forza. «È vero, abbiamo dimostrato che ci siamo a dispetto delle contestazioni dell’ultimo periodo. Adesso dobbiamo pensare al campionato ed in seguito all’Europa League». È evidente che ha inciso sulla qualificazione agli ottavi il girone di ferro ed anche un calendario non proprio agevole. «Nonostante ciò ci abbiamo creduto e siamo orgogliosi di aver battuto sia il Borussia che l’Arsenal, purtroppo non è bastato. In effetti nel sorteggio siamo stati sfortunati ma, ripeto, usciamo a testa alta e questo non è poco». Sconsolato anche uno dei migliori del Napoli, ovvero Dries Mertens: il nazionale belga ha corso per quattro, a fine gara era tra i più delusi. «Siamo proprio tristi, però uscire dalla Champions con 12 punti non si era mai visto nella storia di questa competizione. Questo ci fa male ma ci dice anche che abbiamo fatto il massimo e che avremmo meritato il passaggio del turno». Gli fa eco il suo compagno di Nazionale, Nainggollan, che su Twitter ha scritto «Come si fa ad uscire con 12 punti?», mostrando solidarietà pur essendo un centrocampista del Cagliari, avversario degli azzurri il prossimo 21 dicembre. Mertens però non si demoralizza e già guarda fiducioso al domani. «Bisogna pensare al futuro, andare avanti, ci aspetta l’Inter sempre qui al San Paolo, siamo pronti ad un’altra partita importante e da vincere». E se Behrami esce con il volto scuro, Fernandez prova a pensare positivo. «Siamo in crescita, qui esiste un progetto serio, in cui è appena iniziata una nuova fase. Certo, fa male uscire così…». Meglio voltare pagina dunque, e trasformare l’amarezza in soddisfazione ed energia positiva per il prosieguo del campionato.
Fonte: Il Mattino
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