«Matteo Gianello è un Donnie Brasco al contrario, un emissario di malavitosi che cerca di infiltrarsi in una società sana. Un calciatore per hobby ma che di professione faceva lo scommettitore». L’avvocato del Napoli Mattia Grassani ha descritto così l’ex terzo portiere partenopeo che con le sue dichiarazioni ha dato vita al processo che ieri a Roma ha visto impegnata la Corte Federale. Ma chi è Donnie Brasco? Si tratta in realtà di Joseph Dominick Pistone, nato ad Erie in Pennsylvania nel 1939, alias Donnie Brasco: un ex agente del Fbi, che ha lavorato sotto copertura per sei anni infiltrandosi nella famiglia Bonanno, e in maniera minore anche nella famiglia Colombo. Nel 1997 la vicenda di Donnie Brasco è diventata un film diretto da Mike Newell, con protagonisti Johnny Depp nel ruolo di Jo Pistone-Donnie Brasco e Al Pacino in quello di Benjamin «Lefty» Ruggiero, un gangster di mezza tacca che garantisce per l’ingresso di Donnie nella «Famiglia» e per poi essere vittima della sua ascesa in Cosa Nostra. Il film ricevette una nomination per il premio Oscar alla migliore sceneggiatura non originale. Nel film si ascolta molte volte la frase «Che te lo dico a fare?», libera traduzione dall’originale inglese «Forget about it!», e che prende origine dalla napoletana «E che t’o’ ddico a ffa?» e dalla siciliana «Chi tû dicu a fari?».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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