Nella prossima finale di Champions League, tutta tedesca, si sfideranno due modelli. Il Bayern Monaco, pronto a maxi investimenti per la squadra e la panchina (il prossimo allenatore è Pep Guardiola, che ha vinto tutto con il Barcellona prima di un anno sabbatico), e il Borussia Dortmund, riuscito a conquistare l’accesso alla più importante sfida europea con misurati progetti tecnici ed economici. Non è casuale che De Laurentiis lo abbia indicato come esempio per il Napoli, che ha conquistato mercoledì uno straordinario risultato: seconda qualificazione in Champions League in tre anni, non vi era riuscita neanche la squadra degli scudetti.
De Laurentiis e Mazzarri, l’uomo che ha sviluppato lo straordinario progetto, hanno indicato differenze tra il Napoli e il Borussia Dortmund. Introiti, stadio di proprietà, organizzazione del vivaio: tanto cambia. Ma il modello è valido e si contrappone al calcio degli sceicchi che imperversano in Francia (Paris St. Germain) e in Inghilterra (Manchester City) e di club che hanno conti stratosferici, come Bayern, Real, Barcellona. Quello è anche il modello Napoli, che continua a raccogliere applausi per i gol di Cavani e i bilanci in attivo. Chi ha visto quasi nove anni fa, davanti al vecchio tribunale di Castelcapuano, tifosi con i volti rigati da lacrime per il fallimento della Ssc Napoli, non può che esaltarsi davanti a questi risultati, addirittura migliorabili con il rafforzamento della squadra, assicurato da De Laurentiis, a prescindere dalla partenza di Cavani.
Si riprende quel discorso interrotto nella triste notte del 14 marzo 2012 a Londra, quando il Chelsea affondò gli azzurri e si qualificò per i quarti di Champions. Un girone di ferro attende la squadra, d’altra parte nella precedente occasione gli avversari erano il Manchester City, il Bayern Monaco e il Villarreal di Pepito Rossi. La ristretta rosa non consentì a Mazzarri di avere un’andatura spedita anche in campionato, il Napoli dovrebbe attrezzarsi affinché nella prossima stagione il doppio impegno non limiti le sue possibilità. Lanciarsi alla caccia della Juve, e quindi dello scudetto 2014, non sarà un pesante obbligo, ma un’occasione esaltante per un gruppo che, oltre ad essere forte, è tanto affiatato da aver chiesto a più riprese a Mazzarri e Cavani di non scendere da questa barca che procede a vele spiegate, per dirigersi verso altri lidi. Non è il caso. Non è il momento.
Le questioni del calcio sono spesso più economiche che di cuore. Ma l’emozione di Mazzarri e Cavani, l’altra sera a Bologna, era sentita. Ora chiedono di riflettere mentre i tifosi sperano. Il tecnico non ha ancora risposto a De Laurentiis, però la pressione della Roma è molto forte e a Walter sarebbe stato perfino richiesto un parere sul medico del Napoli, De Nicola, affinché possa eventualmente seguirlo. Il bomber ha detto ai suoi procuratori che vorrebbe indossare la maglia del Real Madrid, se proprio dovesse scegliere. Ma cosa ci sarebbe di più bello di congedarsi dopo uno scudetto, entrando nella storia?
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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