Qualcosa si muove al Collana. Piccoli passi, progetti a breve scadenza, ma è quello che serve in attesa del project financing definitivo che, una volta approvato da Regione (proprietaria dell’impianto) e Comune (che lo gestisce in comodato d’uso gratuito), potrà dare finalmente un futuro stabile all’impianto. Nuovo manto erboso, agibilità degli spalti, un campo di calciotto, risistemazione degli spogliatoi, manutenzione alla piscina e prossima risistemazione, a settembre, di un’area coperta di 1400 quadrati abbandonata dopo la chiusura della palestra.
La sinergia è nata tra il Comune, la Carpisa Yamamay di calcio femminile, la Partenope di rugby e l’N82 di football americano. «Il Collana – spiega l’assessore allo sport, Giuseppina Tommasielli – è un impianto a domanda individuale: chi ne vuole usufruire paga le ore necessarie. In questo caso devo dire che le società che ne hanno fatto richiesta ci hanno dato una grossa mano per alcuni lavori che ridaranno dignità all’impianto. Poi, d’accordo con la Regione, procederemo ai passi necessari per un progetto di finanza che coinvolga i privati. In questa fase, a costo zero per le casse comunali, stiamo cercando di renderlo comunque funzionale».
La parte del leone la fa la Carpisa Yamamay che giocherà il sabato proprio al Collana il suo campionato di serie A femminile conquistato quest’anno grazie alla storica promozione. Sotto la spinta della società che indosserà le casacche con i colori della vecchia Internapoli, il Collana si ripromette di diventare un gioiellino votato al pallone in rosa.
Gli ultimi campionati di una certa importanza risalgono alla fine degli anni ’80. Poi, ripetuti incidenti sugli spalti, tifoserie che si affrontarono in piazza Quattro giornate utilizzando bastoni e parti delle saracinesche dello stadio divelte, convinsero l’autorità pubblica a togliere l’agibilità agli spalti e permettere solo qualche partita con sparuto ingresso di spettatori. Da allora non era stato fatto alcun intervento strutturale. «Oggi, grazie anche alle società abbiamo ripreso in mano la questione – prosegue la Tommasielli – riaprendo al pubblico lo stadio».
Nel tempo poi l’obbligo di saldare le griglie delle caditoie e i tombini ha creato infiltrazioni: di qui la mancanza di agibilità degli spalti. Ora i lavori, seguiti dall’ingegnere Pietro Bruni, hanno permesso il ripristino del sistema di smaltimento delle acque superficiali e la prossima concessione dell’agibilità definitiva. Saranno poi posizionati 700 seggiolini tra le due tribune; 600 sul lato Quattro giornate e 100 su quello opposto. Reso poi nuovamente utilizzabile lo spogliatoio sul lato di vico Acitillo e costruito un campo di calciotto sulle ceneri di quella che era la palestra di basket. Su questo campo, che fu un tempo il teatro degli incontri di basket vomeresi, saranno ospitati gli allenamenti e le scuole calcio.
Il manto del Collana verrà invece utilizzato soltanto il sabato per le partite ufficiali del Carpisa Yamamay, della Partenope rugby la domenica e presumibilmente della formazione di football americano. Nella zona adiacente al campo di calciotto, sotto gli spalti della palestra un’area di circa 1400 metri quadri è stata inoltre completamente ripulita con il contributo degli operai di Napoli Servizi e Lsu e sarà disponibile per l’apertura di altre palestre (arti marziali e tennistavolo). L’agibilità degli spalti e la riapertura dell’area di via Ribera permetterà infine anche un più agevole ingresso dei pullman delle squadre ospiti, finora destinati a rimanere all’esterno dell’impianto.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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