Disposti a «morire» per la Nocerina. Virgolettato di rigore alle parole di Emanuele Catania che rimandano alla compattezza del gruppo per nulla scalfita dai due ko consecutivi.
C’è però ora la trasferta di Reggio Calabria che incute un pizzico di timore in una squadra che, nelle ultime settimane, ha rivoltato gli umori dell’ambiente. I difetti di fabbricazione ci sono e si vedono; e l’eventuale «rimessaggio» a Milano, al mercato di gennaio, è ancora lontano. Prima di quello, una cosa sola può sanare il tutto: fare punti, subito.
E subito vuol dire al Granillo, nel fortino amaranto che ha spinto la Reggina verso l’alta classifica anche se la squadra di Breda ha da farsi perdonare il passo falso interno contro il Torino e il deludente pari nel derby di Crotone:
“Domenica sarà una partita importantissima per noi”
sottolinea Catania
“di solito fuori casa ce la giochiamo sempre fino al 90′, anche perché le avversarie attaccano e lasciano spazi”.
C’è insomma fiducia intorno alla sfida del Granillo, ma resta il fatto che bisogna correggere il tiro di un gruppo che sfodera semine soddisfacenti al cospetto di raccolti poveri. Lo dicono le classifiche di rendimento: Nocerina tra i primi posti nei tiri in porta, possesso palla e quant’altro:
“Ma la classifica che conta è una soltanto”
conclude Catania
“se perdi quattro partite in casa non ti puoi appellare più alla sfortuna: vuol dire che c’è un limite di base. Come superarlo? Dobbiamo essere più furbi ed abbassare i ritmi quando siamo in vantaggio. Se c’è da lavorare doppio lo faremo, noi andiamo a morire per salvare la Nocerina”.
Contro la Reggina domenica (si giocherà alle 12.30) non ci sarà Del Prete, che dovrà operarsi al menisco. In forte dubbio Bolzan, Auteri avrà ampia scelta in attacco.
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
