Un calcio al pallone contro la crisi. Potrebbe sembrare uno slogan, ma per la Campania del calcio, seconda in Italia per numeri e risultati, non lo è. In tempi difficili come questi il Comitato regionale della Figc guidato dal presidente Salvatore Colonna e dal segretario Enzo Pastore sa di poter tenere duro grazie alla buona gestione e alla passione dei propri dirigenti. Assemblea regionale gremita quella celebrata all’hotel Ramada con i vicepresidenti della Lega Dilettanti Cosentino e Piras che quasi non credono ai propri occhi per la larghissima partecipazione. La relazione di Salvatore Colonna è puntuale:
«Proseguire un’attività che impone sacrifici e che non può essere valutata come essenziale per la sopravvivenza, in un periodo di lacrime e sangue, ha del miracoloso. Fortunatamente viviamo una situazione straordinaria dove i numeri aumentano nonostante una regione afflitta da gravissime problematiche di natura socio-economica».
Un miracolo tutto campano come la ristrutturazione della sede del Comitato di Strettola Sant’Anna alle Paludi il cui acquisto si è rivelato un successo finanziario, oppure la decisione di creare delegazioni Figc in zone confinanti con regioni che pescano in Campania società e calciatori. E in tempi di crisi si guarda all’investimento per crescere. Calcio femminile e impiantistica su tutti. Nel prossimo mese di febbraio partirà il campionato di serie D e sarà dato impulso all’attività giovanile. Nei programmi del Comitato anche un calendario ed un film dedicato al settore.
«Il calcio femminile a undici – continua Colonna – deve finalmente decollare ed affermarsi. Alle scuole calcio il compito di formare atleti in erba, maschietti e femminucce senza distinzione». Accelerata anche per i campi sportivi. «Le condizioni economiche degli enti territoriali sono drammatiche ma nonostante ciò il Comitato in questi ultimi anni, proprio per i progressi dell’impiantistica, è riuscito ad attivare le fasi finali dei campionati regionali di Prima e Seconda categoria con un ulteriore numero di partite ed interesse».
Convegni sull’educazione alimentare, sul rispetto delle regole, collaborazioni con le associazioni forensi, sportelli per gli aspetti fiscali e tributari per mantenere i conti in ordine, corsi per dirigenti sportivi. Il calcio vissuto a 360 gradi che ha permesso al Comitato regionale campano di gettarsi alle spalle ormai da tempo gli anni bui grazie ad una politica di prevenzione culturale e di repressione per atti violenti. Prima all’ordine del giorno, oggi nella media fisiologica che tende sempre di più ad abbassarsi. Tra le dolenti note una problematicità specifica del settore giovanile e scolastico con il coordinatore Amatrudo che ha invitato le società a tenersi lontane da tornei ed eventi che non siano sotto l’egida federale ma preda di speculatori. Così come l’endemica problematica del mondo arbitrale
«che deve tornare alla sua antica immagine di credibilità trovando in se stessa le energie purificatrici».
Festa grande con oltre trecento tra dirigenti e società premiati.
La Redazione
P.S.
Fonte: Il Mattino
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