Giulio Donati è riuscito ad ambientarsi in Germania all’età di 23 anni. Merito del suo carattere, personalità e umiltà: tre fattori imprescindibili per chi – come l’ex terzino destro dell’Inter – ha lasciato Milano per sposare prima la sfida del Bayer Leverkusen e successivamente quella del Mainz. La scelta del club nerazzurro dell’estate 2013 di cedere Donati e Caldirola fece molto discutere, ma i rimpianti fanno parte del passato. Il presente parla tedesco e un eventuale ritorno nel Bel Paese sarà possibile esclusivamente se si verificherà l’opportunità di optare per un progetto serio, alla ‘tedesca’, come confermato dal giocatore classe ’90 in un’intervista esclusiva a Calciomercato.it. Il difensore italiano, tra i vari argomenti, parla del suo ex compagno di squadra al Bayer Leverkusen Christoph Kramer, accostato più volte al Napoli. Ecco uno stralcio dell’ intervista evidenziata da IamNaples.it:
Dopo il Bayer Leverkusen hai scelto un’altra squadra tedesca: come procede l’avventura con il Mainz?
“Abbiamo fatto molto bene avvicinandoci anche alla zona Champions, poi c’è stato un momento di calo (il Mainz ora è a 41 punti, l’Hertha terza classificata a 48, ndr). Non ci siamo posti obiettivi e cercheremo di fare il massimo senza fissarci dei particolari traguardi”.
I complimenti di Mourinho nei tuoi confronti hanno fatto storia.
“Le sue parole furono un grandissimo piacere e l’esordio in prima squadra resta per me la più grande emozione che abbia avuto. La possibilità di essere allenato da uno come Mou così ti inorgoglisce. Mi sento anche con Materazzi: siamo amici”.
A Leverkusen hai giocato con Kramer, molto seguito dal Napoli e Juve.
“E’ un grandissimo calciatore, i dati parlano per lui, ma i giocatori qui in Germania amano molto la Bundesliga e la Premier League. Abbiamo commentato queste voci che venivano dall’Italia ma non mi disse nulla di speciale”.
Tra i tuoi progetti c’è un ritorno in Italia?
“Mi mancano tanto gli affetti, gli amici, il mare di Forte dei Marmi. Ma a livello calcistico mi manca poco perché qui ho giocato la Champions e tutti i momenti che associo alla Germania sono dei bei momenti. Tornerei volentieri ma, a prescindere dal blasone della squadra, mi dovrebbero offrire un bel progetto. Ho scelto il Mainz per il mio progetto che mi hanno offerto e perché hanno dimostrato di voler puntare su di me”.
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