Il Napoli ricerca con insistenza un centrocampista centrale da regalare alla rosa di Rafa Benitez prima degli importanti preliminari di Champions League in programma a fine agosto. Talvolta sorgono indiscrezioni di mercato che animano l’ambiente e che possono comportare smentite da parte degli addetti ai lavori. Ciò è successo proprio quest’oggi con il direttore area comunicazione del Napoli Nicola Lombardo che, in seguito ad una domanda di una giornalista fatta durante la conferenza stampa di presentazione del difensore Koulibaly tenutasi nel ritiro estivo di Dimaro, ha tenuto a precisare che non ci sarebbe stato alcun giocatore a rifiutare la destinazione Napoli a causa di problemi sociali legati alla città partenopea. Il chiaro riferimento del dirigente azzurro è per la notizia fatta trapelare dal giornalista di Panorama Carlo Puca, che attraverso il proprio profilo Facebook, avrebbe svelato che il centrocampista tedesco Kramer avrebbe delle forti riserve nell’accettare Napoli in quanto spaventato dalla nomea del capoluogo partenopeo. Ecco quanto riportato da quest’ultimo attraverso il social network:
“Professionalmente non mi occupo di football (mi divertirei molto di più) ma sono inciampato in una notizia sul Calcio Napoli. Fidatevi: la fonte è primaria ed è coinvolta nell’operazione. L’acquisto del centrocampista tedesco (campione del mondo) Christoph Kramer è stato già perfezionato. Le cifre non mi sono state riferite ma l’accordo economico con il Bayern Leverkusen, proprietario del cartellino è stato raggiunto con piena soddisfazione di tutte le parti in causa. Allora perché si aspetta ad ufficializzare il trasferimento? Semplice: il calciatore, che peraltro moltiplicherebbe per quattro lo stipendio, ha dubbi enormi sulla città, dubbi che forse (riferisce la mia fonte) soltanto il carisma di Rafa Benitez può sciogliere. Ora, prima di far scattare la nostra solita indignazione di partenopei che amano Napoli, inviterei a una riflessione. Parliamo di un ragazzo di 23 anni, di buona famiglia, molto educato e perbene, tedesco e quindi con quella cultura lì, fatta di ordine e legalità. Come tutti nel mondo, legge di camorra, omicidi, immondizia, baby gang e persino di cornicioni che uccidono ragazzini innocenti. I familiari sono spaventati (per loro è soltanto un ragazzo di 23 anni, l’età dell’innocenza) e lo hanno anche informato sulle rapine, costanti e ripetute ai calciatori del Napoli. È così innaturale che Kramer, abituato alla quiete germanica, tema di precipitare in una vita d’inferno? È un folle e un ingrato? Vogliamo condannarlo a prescindere? La mia risposta (ripeto: la mia) è no. Non possiamo pretendere che i nostri sentimenti di trasporto e passione verso Napoli siano anche i suoi. Né possiamo indignarci contro chi potrebbe fare scelte diverse dalla nostra. Noi siamo napoletani, lui no, anche se poi, alla fine, magari accetterà il trasferimento fingendo di non essersi mai preoccupato. Ha finto pure Maxime Gonalons, inseguito per lungo tempo. Ufficialmente ha rifiutato il Napoli per seguire un fantomatico «Progetto Lione» (capirai che squadrone). In verità, rivela la mia fonte, ha rifiutato Napoli perché la percepisce come una sorta di Baghdad dell’Occidente”.
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