Inizi di settembre, asta del fantacalcio, comparto difensori. C’era chi si scannava per Gonzalo Rodriguez o Maicon, il solito Stefan Lichtsteiner, evitando quelli del Cagliari di Zeman. E poi arrivava lui. Kalidou Koulibaly. E spesso andava via a uno, perché dopo gli scempi combinati – non solo per colpa sua – da un Napoli traballante, chissà quante volte avrebbe raggiunto la sufficienza. E poi, obiettivamente, perso Fernandez e con un Albiol che non dà sicurezza, la possibilità di incappare in una stagione tutt’altro che di crescita c’era tutta.
La serata con il Palermo ha segnato prima l’apogeo, poi il punto più basso. Perché il primo gol in Serie A è da ricordare, ma Belotti e Franco Vazquez hanno imposto un ritmo di tango alla partita, facendo ballare tutta quanta la retroguardia. Da lì in poi cinque vittorie e due pareggi, sfortunati, contro Inter e Atalanta. E un terzo posto conquistato con relativa facilità, causa andamento a singhiozzo delle avversarie, sulla falsariga di quello che sta succedendo in Inghilterra. Così si può dire che quella che inizialmente era sembrata una scommessa un po’ azzardata, invece, verrà vinta sia dagli operatori di mercato napoletani che da Benitez, che considera il francese intoccabile per la propria retroguardia. Di più, potrebbe essere pure utilizzato a centrocampo in caso di bisogno, considerata la bravura nel rompere il gioco altrui e rilanciare: dovrà migliorare in fase di impostazione.
In ogni caso l’equivoco non è tanto sulla bravura di Koulibaly, ampiamente sottostimata da parecchi operatori del settore, ma sta nell’incapacità del Napoli di superare l’Athletic Bilbao. Ammesso e concesso che non sia stata solo colpa del transalpino, forse gli azzurri avrebbero potuto e dovuto organizzarsi meglio per un preliminare complicato ma che ha tolto alle casse più o meno gli stessi soldi che sarebbero serviti per acquistare un giocatore di livello altissimo, laddove Koulibaly sembrava dover pagare lo scotto di un rodaggio decisivo nella sua crescita da calciatore. La rosa era decisamente in difficoltà fisica, cosa che attualmente appare decisamente superata. Ma da qui a voler (dovere?) costruire un mercato così inefficace in vista di un preliminare, c’è parecchia distanza.
fonte:TMW
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