A mani rivolte verso il cielo. Iniziano così le giornate di Moussa Konate. Gli allenamenti quando entra in campo, le partite quando l’arbitro fischia. Così sia. Una fede che lo accompagna da bambino e lo sostiene lungo il percorso. “La religione è tutto, una costante, un riferimento: mi dona equilibrio, gioia, serenità”. Dopo aver toccato il cielo con un dito per il primo gol, arriveranno altri momenti di gloria. “Lo spero. Per un attaccante segnare è importante, ma non l’unico metro di valutazione. Con i consigli di Gasperini e l’aiuto dei compagni, mi sto impegnando per migliorare e fare il mio dovere. Stiamo vivendo un buon periodo. Ognuno sa cosa fare e mette le proprie qualità al servizio della squadra”.
Ci sono giornate che iniziano con un raggio di sole. “Oggi i colori, il mare, il paesaggio in Liguria sono uno spettacolo, wow! Siamo attesi da un compito difficile, il Napoli è una squadra piena di stelle. In attacco poi dispone di giocatori pieni di fantasia e in casa ha perso soltanto una volta. Sta pure incassando meno gol: uno solo nelle ultime quattro gare, con tre vittorie. Sarebbe bello che il pubblico negli stadi vivesse sempre l’atmosfera che ci sarà lunedì. Lo sport è un campo di competizione, ma soprattutto un mezzo per inviare messaggi positivi e di fratellanza, come avviene alle Olimpiadi. Ce n’è sempre bisogno, come raccontano i fatti di cronaca”.
Fonte: genoacfc.it
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