Sorpresa a Wembley: l’Uruguay, alla vigilia dei Giochi grande favorita con Spagna e Brasile, cade sotto i colpi di un frenetico e ben organizzato Senegal. Brilla quest’oggi la stella di Konate, ala classe ’93 di proprietà del Maccabi Tel Aviv. Per il numero 7 senegalese, dopo il gol all’esordio con la Selezione britannica (1-1), arriva quest’oggi una doppietta che vuol dire primato nel girone A. Male la Celeste, che dopo un esordio zoppicante (ma comunque vincente) con gli Emirati Arabi, trova la prima cocente sconfitta nel girone: e pensare che gli uomini di Oscar Tabarèz hanno giocato in superiorità numerica per più di un’ora a causa della (giusta) espulsione del difensore Ba (di proprietà del Porto). Curioso l’aneddoto occorso al 30′: l’arbitro Byrch mostra il rosso a Ba, colpevole di aver atterrato Suarez in uno dei suoi rarissimi spunti. L’espulsione è giusta, ma il fischietto tedesco sbaglia la modalità: Ba, infatti, era già stato ammonito pochi minuti prima e avrebbe dovuto subire il secondo giallo (non era ultimo uomo) anziché il rosso diretto, in questo modo, oltre a saltare la gara con gli Emirati Arabi, il difensore rischia di saltare l’eventuale passaggio del turno o comunque di tornare disponibile ma con l’ombra della diffida.
Doppie colpe, quindi, per Suarez (fischiatissimo dal pubblico di Wembley) e compagni: andati sotto dopo solo 10′ sugli sviluppi di un angolo (Campana salva su Badji ma respinge sui piedi dell’accorrente Konate), gli uruguagi cercano la via del gol in maniera caotica e arruffona, riuscendolo a sfiorare pochi minuti prima del raddoppio dell’onnipresente funambolo senegalese (bellissimo colpo di testa in torsione sempre su calcio da fermo). In quell’occasione si potrebbe parlare di “rete fantasma” ma le immagini danno ragione all’arbitro, che ha lasciato correre: Cavani prolunga un angolo di Lodeiro, Mane salva ma respinge sui piedi di Coates che devia verso la porta, salva Ciss prima che la palla oltrepassi la linea. Il secondo tempo continua sulla falsa riga della prima frazione: Uruguay proiettato in avanti (entra anche il palermitano Herandez) ma sconclusionato e ben arginato dalle gazelle africane, che sembrano non accusare per niente l’uomo in meno. Mister Diouf può sorridere: dopo 2 giornate il suo Senegal è meritatamente leader del girone A e può ambire alla prima piazza utile per passare il turno dovendo affrontare i non irresistibili (ma guai a sottovalutare qualcuno in questa pazza Olimpiade londinese) Emirati Arabi.
Male Cavani: il Matador si da, come sempre, molto da fare, coprendo molti metri di campo e lottando su ogni pallone, ma i suoi sforzi sono il più delle volte vani. L’attaccante azzurro, infatti, è costretto spesso a partire defilato, causa la presenza stabile (ma per nulla pericolosa) di Luis Suarez nella posizione di prima punta. Sfiora il gol in un’occasione, di testa, ma si sa: da uno come lui ci si attende molto di più. Ora, per poter continuare a sognare l’Oro Olimpico serve una grande prestazione contro la Selezione britannica… Che Tabarez inizi a pensare a qualche soluzione: il suo Uruguay Olimpico si sta candidando seriemente ad essere la grande delusione della manifestazione.
SENEGAL- URUGUAY 2-0 .Ecco il tabellino del match di Wembley:
SENEGAL (4-4-2): Mane; Ciss, Ba, Gueye, Tuoré; Konate (83′ Yero) Kouyate, Sadio Mane, Diame; Square, Badji (66′ Kara). All. Diouf
URUGUAY (4-3-1-2): Campaña; Arias, Rolín, Coates, Albín (72′ Urreta); Calzada (46′ Hernandez), Arévalo Ríos, Lodeiro (75′ Viudez); Ramírez; Luís Suárez, Cavani. All. Tabarèz
ARBITRO: Byrch (GER)
MARCATORI: 10′ e 37′ Konate (S)
NOTE: Espulso al 30′ Ba (S) per gioco falloso. Ammoniti Ba, Kouyate, Diame e Badji (S); Ramirez e Albin (U).
A cura di Mirko Panico
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