Succede: è un no, poi è un ni, infine è un sì. E’ la storia che continua: perché ora che la fumata bianca sembra intravvedersi a Castelvolturno e dintorni, la sagoma di Paolo Cannavaro, il capitano, resta ben impiantata in quel San Paolo voluto e difeso strenuamente, evitando bracci di ferro, aspettando il momento giusto, ritrovandosi in De Laurentiis. Sono i dettagli che fanno la differenza, a questo punto ridotta a pulviscolo, virgole sospese nel nulla: e la firma sul contratto, annotati gli sviluppi, rimane veramente una appendice di un accordo: « Ormai ci siamo » . « Ormai ci sono » il Napoli e Cannavaro; ma ci sono anche il Napoli e il Genoa che per Kharja si rivedranno all’inizio del 2011 dopo aver trovato il punto d’incontro per portare il centrocampista marocchino a Mazzarri. Capozzucca e Bigon hanno avuto modo di discutere anche di Cigarini, elemento aggiuntivo di una trattativa che comprende anche Blasi ma che mira soprattutto a soddisfare Kharja ormai mentalmente già al San Paolo.
E SEI – E sì, ormai ci sono, e dopo le schermaglie d’un trimestre duro, Cannavaro e il Napoli stanno per rilanciare: contratto quadriennale, da aggiungere all’ultimo quinquennio alle spalle, e alle 152 presenze in campionato in archivio. E sì, ormai ci sono, come ha sostenuto Gaetano Fedele, il procuratore del capitano e della bandiera d’un club che ha deciso di sventolare, una volta di più, la fedeltà come optional. «Dobbiamo limare qualcosa ma nulla di particolarmente rilevante» . Cannavaro resta a casa sua, in quella culla scelta in serie B nell’estate del 2006, quando era a Parma, svincolato a parametro zero, e alla quale s’è tenacemente aggrappato dopo essere riuscito a vincere un campionato, a conquistare una qualificazione nel-l’Intertoto, a fregiarsi dell’approdo in Europa League: era qui che voleva starsene, per crescere all’ombra dei suoi sogni e poterli accarezzare.
E ORA KHARJA – Ma a Castelvolturno arriva l’eco del mercato, che Bigon può monitorare da lontano: con il Genoa, per Kharja, c’è qualcosa in più di una semplice promessa. Restano margini di improbabilità, ma si squarciano anche ulteriori scenari: a Preziosi è stato proposto, in cambio, Manuele Blasi; e, dall’ala rossoblù di Marassi, è partita la controproposta, che riguarda Luca Cigarini, in Spagna, al Siviglia, in prestito (con diritto di riscatto), ma ambito da Ballardini. Siamo al sì, insomma. Mentre restano tre i ni per la difesa tra Britos, Ogbonna, Victor Ruiz e Dominguez. Ma siamo semplicemente ai preliminari: poi, qualcosa succederà. Perché così vanno le cose….
La Redazione
C.T.
Fonte: Corriere dello Sport
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