Torna in campo la Juventus, che vuole riprendere la sua corsa alla testa della classifica. Un punto di vantaggio dall’Inter, una trasferta – quella sul campo dell’Atalanta – molto pericolosa. Fino a questo momento 10 vittorie e due pareggi in 12 giornate, un cammino praticamente perfetto. C’è da vendicare il pesante ko subito in Coppa Italia lo scorso 30 gennaio, ma in campionato i bianconeri non perdono con i nerazzurri dal febbraio 2001. Da allora conquistati 75 punti sugli 87 disponibili (23 vittorie e sei pareggi).
Sempre in assoluto dubbio la presenza di Cristiano Ronaldo, tornato a sorridere con il Portogallo dopo non aver reagito benissimo alla sostituzione nel match contro il Milan: “Chiarimenti? Non c’era bisogno – ha spiegato Sarri in conferenza stampa – le reazioni ai cambi sono queste dagli anni ’90. Uno deve abituarsi che in certi momenti i giocatori vanno lasciati sbollire. Martedì Ronaldo ha detto ai compagni che nella prima partita con il Portogallo era stato meglio, mentre nella seconda aveva sentito i soliti acciacchi. Quindi abbiamo stilato un programma affinchè possa recuperare al meglio per la sfida di Champions contro l’Atletico. Domani al 99% non sarà a disposizione”.
Chiosa anche sulla condizione fisica degli altri reduci dalle Nazionali: “Sono un po’ tutti pieni di problemi e piccoli dolori. Danilo – che lo ha elogiato – non aveva bisogno di rilanciarsi, non giocava perché infortunato. Ramsey era cresciuto anche con noi, poi si è confermato con il Galles. Il problema maggiore riguarda senza dubbio Alex Sandro, ma quello che sta venendo fuori è meno grave rispetto alle notizie arrivate dal Brasile. Rabiot ha un piccolo infortunio all’adduttore, Cuadrado sta facendo i conti con un colpo alla schiena. Pjanic per fortuna è risultato negativo agli esami strumentali, è in gruppo, sta abbastanza bene e dovrebbe essere a disposizione”. E su Matuidi, uscito malconcio dalla sfida contro il Milan: “Sente un po’ di dolore, ma con il suo carattere riesce ad andare oltre. Giovedì si è allenato sempre in gruppo, quindi credo sia recuperato”.
Dall’altra parte ci sarà l’Atalanta, ormai una grande del nostro calcio e non più una piacevole scommessa: “Guardiola l’ha definita bene, giocare contro di loro è come andare dal dentista. Se ne esci bene, ne esci comunque con dolore. Hanno aggressività e intensità, oltre a grandi qualità tecniche. Imporre la partita cercando di nascondere le loro doti sarebbe importantissimo ma sarà difficilissimo, dobbiamo provarci”.
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