Tra segreti svelati, ricordi e vita da dentro e fuori dal campo, pronto a rispondere alle domande dei tifosi bianconeri. Claudio Marchisio ha partecipato all’iniziativa a lui dedicata – #AskMarchisio – dall’account Twitter ufficiale della Juventus, replicando ad alcune curiosità dei suoi sostenitori. “Prima della partita non ho nessun rito scaramantico, solo della buona musica rock in pullman – ha dichiarato – Vita da papà e da calciatore? Si possono conciliare, semplice: gli allenamenti non durano tutto il giorno, così ho tempo per la mia famiglia. Pregi e difetti? Ascolto molto e sono troppo buono”. Dalla vita fuori dal campo ai ricordi più positivi in carriera: “Il momento più importante risale all’anno con Ferrara, la prima vera stagione da titolare, durante la quale ho anche esordito in Nazionale. La partita più bella mai disputata? Direi Juve-Milan 4-2 nella seconda stagione con Ranieri, mentre il gol più bello è quello in rovesciata contro l’Udinese, anche se poi la partita è andata male. Un altro momento memorabile – prosegue – È stato due ore prima di Palermo-Juve del 2012, quando Amauri con la Fiorentina segno al nostro attuale allenatore (regalando il sorpasso scudetto sul Milan)”.
Il giocatore più forte mai affrontato e il più forte di tutti i tempi? Marchisio risponde con un solo nome: “Cristiano Ronaldo, affrontato lo scorso anno: non voglio dire Maradona o Pelè, li ho visti solo in cassetta. Dico CR7 per la sua continuità”. Per un soprannome che non cambia (“Lasciamo Principino, anche se ho appena compiuto 29 anni, si diventa grandicelli e ci si avvicina al Re…”), un’opinione diversa sul calore mostrato dai tifosi indonesiani durante la tournée bianconera nel Sud-Est asiatico: “Sono rimasto molto impressionato, non pensavo fossero così tanti e che il campionato italiano fosse così seguito – ha precisato, per poi spiegare la scelta sull’8 come numero di maglia. “Da bambino giocavo in attacco e sognavo il 10, ma per il mio ruolo era più indicato l’8. E poi era quello di Gerrard… Una partita del passato che avrei voluto giocare? Sicuramente Juve-Ajax del 1996, finale di Champions a Roma”.
Infine, qualche curiosità sugli hobby: “Ho un po’ di libri preferiti, ma come autore scelgo Franz Kafka. Film? 2012, Philadelphia e John Q, entrambi con Denzel Washington. Ballare meglio di Pogba? Meglio di no, piuttosto canto – conclude – ma non aspettatevi granché. La Juve in tre parole? Vittorie. Famiglia. Storia. Del mio lavoro mi piace allenarmi ogni giorno e divertirmi. Ciò che non sopporto, invece, sono le trasferte in aereo… Preferisco il treno”.
Fonte: GianlucaDiMarzio.com
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