TORINO – Sarà un duello a colpi di attacco. A una giornata dalla sosta natalizia e a due dal big match Juventus-Roma, sembra questa l’arma di chi vuole tenere lontano fino alla fine l’avversario (appunto la Signora), o di chi vuole prenderlo e superarlo, giallorossi e Napoli. A Torino Conte manda il primo avviso ai colleghi-rivali: in Coppa Italia mette in mostra due scintillanti punte, Giovinco (un gol e due assist) e Quagliarella (un gol) belli lucidi e collaudati per i test più probanti. Tevez e Llorente possono dunque dormire sonni tranquilli, perché la giornata no oppure il lieve calo di forma fisica e tecnica non impedirà loro di dormire la notte sommersi dalle responsabilità. Anche Vucinic potrebbe ancora farcela il 5 gennaio per levarsi l’ultima soddisfazione contro la sua ex squadra prima di partire per l’estero, in cambio di un esterno d’attacco come Menez o Biabiany o Nani.
JUVE E NAPOLI REGINE DEL 2013 – Le cifre parlano già chiaro: in campionato, Juventus e Napoli (35 gol a testa) sono dietro solo all’Inter (36), con la Roma che insegue solo a quota 31. La stagione solare parla in favore degli azzurri, con 75 gol segnati contro i 67 bianconeri, mentre la Roma è ferma a quota 60. Eppure quella Roma tirava nello specchio appena sotto alle due avversarie (45,9% contro il 48,5 della Juventus e il 52,4 del Napoli. Nettamente in vantaggio il Napoli (effetto-Cavani da considerare) nella percentuale realizzativa, con il 17,9 contro il 14,1 della Roma e il 13,5 della Juventus, che negli anni dei due scudetti non era certo famosa per il suo cinismo sotto porta, che anzi era il tallone d’Achille.
BIANCONERI EFFICACI SOTTO PORTA – Però la Signora ha di molto superato il Napoli nell’anno solare nella classifica dei tiri nello specchio, 241 a 220, con la Roma staccata a 196. Sembra la fotografia fedele dei tre attacchi, perché i bianconeri hanno acquistato Tevez-Llorente, il Napoli ha perso Cavani e la Roma schiera solo una punta vera. Conte ritrova dunque d’un colpo solo un reparto intero, cui manca solo Vucinic (in partenza, non a caso). Ma soprattutto inverte una tendenza: quest’anno, contrariamente ai due precedenti, gli attaccanti segnano più di centrocampisti e difensori, in campionato: 24 gol, contro delle punte contro 20 del reparto mediano e 6 di quello arretrato. La Roma, dunque, è avvertita per la sfida del 5 gennaio e per il proseguimento di stagione. Solo in Champions un centrocampista, Vidal (grazie però anche a due rigori) con 5 reti batte gli attaccanti Llorente (2), Quagliarella (2). La squadra di Conte, comunque, si è notevolmente potenziata in avanti con la qualità di Tevez e Llorente, ma il sogno di Conte, quello di completare la rosa con almeno un esterno fortissimo, è rimasto nel cassetto, perché Isla è cresciuto ma non come si sperava, Pepe è rimasto fermo ai box e Lichtsteiner non è un esterno offensivo puro. Se arriva Menez o qualche sua controfigura tattica di qualità l’attacco bianconero nel girone di ritorno potrebbe ulteriormente rinforzarsi. E’ quello che spera lo stesso Llorente, bravo di piede ma bravissimo di testa. E’ vero che gli scudetti si costruiscono prendendo pochi gol, come dice la tradizione della dottrina calcistica. Ma viva le eccezioni, se ci sono.
Fonte: Il Corriere dello Sport
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