Parte con il botto la stagione 2012-2013, proponendoci immediatamente la partita per eccellenza, il classico, “La Sfida”, così come battezzata dallo scrittore Maurizio De Giovanni: Juventus-Napoli. Una gara, questa, che si colloca in un filo diretto di continuità con la stagione scorsa, chiusa, per l’appunto, dalla finale di Coppa Italia all’Olimpico. E ora entrambe le squadre sono a Pechino, già da svariati giorni, con la Juventus arrivata prima del Napoli, caricatissima, con una gran voglia di aggiungere questo trofeo al proprio palmares.
Momento sicuramente delicato per i bianconeri, con la vicenda scommesse a tener banco da un bel po’ nelle cronache sportive. Ed è di queste ultime ore la notizia che l’impianto accusatorio di Stefano Palazzi si prepara ad essere sgretolato; il procuratore federale aveva avanzato una richiesta di tre anni e mezzo per Leonardo Bonucci e un anno per Simone Pepe, un anno e tre mesi per Antonio Conte, ma la credibilità di Andrea Masiello sta scricchiolando e la posizione dei due calciatori appare ora meno grave. Il tecnico si prepara ad uno stop di 10 mesi, e, mentre la dirigenza bianconera rinnova la fiducia al suo tesserato, alcune voci mormorano di qualche scricchiolio nell’armonia tra la dirigenza e lo stesso Conte. Vedremo.
Nonostante ciò prosegue con entusiasmo la preparazione in vista del match-clou di sabato, al quale Pirlo & Co. mostrano di tenere davvero tantissimo, a leggere le dichiarazioni che sono fioccate, a più riprese, nei giorni scorsi. La più ricorrente è stata: “Dobbiamo vincere per Conte!”, con Marchisio portavoce per tutti, pur riconoscendo agli azzurri grandi qualità; ma anche Pirlo, una sorta di allenatore in campo, colui che, con la sua presenza sopperirà all’assenza del tecnico leccese in panchina. L’ex regista rossonero insieme a Gigi Buffon, nuovo capitano dopo la partenza di Del Piero, parlando in conferenza stampa martedì, ha infatti precisato di tenere moltissimo alla Supercoppa e di volerla vincere. E a proposito di del Piero, in campo nella finale di Roma il 20 maggio per il suo commiato da bianconero, il numero 10 non è stato assegnato ad alcun giocatore, Mirko Vucinic ha preferito il 9. “Meglio di no, ho scelto il 9 e va bene così”. Il montenegrino si candida ad una maglia da titolare in attacco, al fianco di Giovinco, che definisce molto simile allo storico capitano. Anche Barzagli apprezza il nuovo compagno, “abbiamo subito trovato l’intesa”. La “Formica Atomica” è appena rientrato da Parma e, per qualche tempo, è stato anche accostato alla maglia azzurra. Costretto a dare forfait, invece, Giorgio Chiellini, infortunatosi durante la finale degli Europei; il roccioso difensore era mancato anche nella finale di Roma, sempre per infortunio.
Un calciomercato ancora in pieno fermento quello juventino, con altri nomi “caldi”, dopo gli arrivi importanti di Isla e Asamoah dall’Udinese e soprattutto di Lucio dall’Inter e il giovane Pogba. Sembra ormai, quasi definitivamente sfumato il sogno Van Persie che sembra preferire il Manchester United di Alex Ferguson. E così la Juventus è ancora alla ricerca di un top player per l’attacco, con Llorente il nome più caldo nelle ultime ore e, a tal proposito, il desiderio proibito resta proprio lui, il Matador Cavani che insistenti rumours di mercato volevano per forza in rotta con la società azzurra.
Dopo le cessioni, tra gli altri, di Estigarribia (uno dei castigamatti nella gara al S. Paolo un anno fa), Borriello, tornato alla Roma, Krasic al Fenerbahce e Felipe Melo ritornato al Galatasaray, pare sia pronto a cambiare aria anche una vecchia conoscenza per i colori azzurri, Fabio Quagliarella. Per lui si fanno insistenti le voci che lo vorrebbero all’Inter, onde favorire l’approdo di Pazzini (altro nome accostato al Napoli, peraltro) in quel di Vinovo.
E dopo che i collaboratori di Mazzarri, sorpresi a spiare l’allenamento juventino due giorni fa hanno fatto arrabbiare Fabio Paratici, è prontamente giunta la telefonata chiarificatrice, con la promessa di non ritentare intromissioni. Un episodio che ha fatto stizzire alcuni e divertire altri, ma che è la chiara spia di come entrambi i contendenti ci tengano davvero a questo trofeo, primizia della stagione che è alle porte e che preannuncia le battaglie che ci saranno anche in campionato.
Maria Villani
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