I numeri ufficiali sono addirittura più positivi delle seppur lusinghiere stime. La Juventus ha chiuso il bilancio 2015-2016 con un fatturato che sfiora i 400 milioni di euro, 387,9 milioni per l’esattezza, facendo segnare il record societario in materia di ricavi. E non solo. Per il secondo anno consecutivo, la società bianconera produce un utile quantificato nell’ultimo esercizio in 4,1 milioni. In mattinata la Juve ha reso pubblici i conti dell’ultima stagione, confermandosi come un’autentica macchina da soldi.
L’ASSEMBLEA — “L’esercizio 2015-2016 conferma il trend di miglioramento evidenziato negli ultimi anni – si legge sul bilancio della Juve -. Per il secondo anno consecutivo, la gestione si è chiusa con un utile di bilancio. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato il progetto di bilancio per l’esercizio chiuso al 30 giugno 2016 e evidenzia un utile di 4,1 milioni di euro che sarà destinato a riserve. L’assemblea ordinaria degli azionisti sarà convocata per il 25 ottobre 2016, ore 10, in unica convocazione presso lo Juventus Stadium”.
L’UTILE — ” L’utile dell’esercizio 2015-2016 è pari a 4,1 milioni ed evidenzia una variazione positiva di 1,8 milioni rispetto all’utile di 2,3 dell’esercizio precedente – si legge sul bilancio della Juve -. Tale variazione deriva principalmente dai maggiori proventi della gestione calciatori, pari a 22,9 milioni, e dal generale aumento dei ricavi ricorrenti per 16,8 milioni, di cui 13,5 milioni per l’attività di vendita di prodotti e licenze, a cui si aggiungono ricavi netti non ricorrenti per 8,9 milioni. Tali incrementi sono stati parzialmente compensati dall’aumento dei costi per il personale tesserato per 18,9 milioni e non tesserato per 4,2 milioni, dall’aumento dei costi per servizi esterni per 5,6 milioni, da maggiori ammortamenti sui diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori per 9,2 milioni, dagli acquisti di prodotti destinati alla vendita per 4,3 milioni e da maggiori oneri da gestione diritti calciatori per 3,9 milioni, nonché da altre variazioni nette negative per 0,7 milioni. Queste ultime includono principalmente maggiori accantonamenti (€ -1,5 milioni) e la quota di pertinenza del risultato di società collegate e joint venture (€ -0,7 milioni) parzialmente compensati da minori oneri finanziari netti (€ +0,5 milioni) e minori imposte dell’esercizio (€ +1 milione)”.
Fonte: Gazzetta.it
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