Cerca
Close this search box.

Juventus: da un “Triplete” sfumato ad uno ottenuto… Stagione negativa per le giovanili bianconere

La storia dell’ultimo weekend bianconero ha una parola chiave su tutte le altre:triplete. Dall’impresa sfiorata a Berlino dalla Prima Squadra di Allegri – che se non avesse perso per 3-1 in finale di Champions League contro il Barça (Juventus FC vs FC Barcelona 1-3, 6 giugno 2015) avrebbe chiuso la stagione con un prestigioso tris di trofei dopo Scudetto e TIM Cup – alla definitiva disfatta stagionale del Settore Giovanile bianconero. Infatti, dopo l’eliminazione agli ottavi di finale deiGiovanissimi Nazionali del tecnico Claudio Gabetta contro i pari categoria delNapoli (all’andata Juventus FC vs SSC Napoli 0-1, 31 maggio 2015, mentre al ritorno SSC Napoli vs Juventus FC 2-1, 7 giugno 2015), la Juventus ha completato un preoccupante triplete in negativo non arrivando alla fase finale di nessuna delle tre categorie giovanili nazionali principali (Primavera, Allievi Nazionali Serie A e B eGiovanissimi Nazionali).

L’eliminazione della Primavera del tecnico Fabio Grosso – arrivata nei quarti di finale dei play-off di categoria contro il Palermo (Juventus FC vs US Città di Palermo 1-2, 23 maggio 2015) – era stato quindi il primo sintomo di una terribile malattia dalla quale è afflitto il vivaio bianconero. Se la precoce eliminazione a novembre dalla UEFA Youth League era stata accolta senza troppo allarmismo – laJuventus è l’unica squadra italiana ad aver partecipato alle due edizioni della manifestazione disputate sin qui ed è anche l’unica a non aver mai superato la fase a gironi (Milan, Napoli e Roma ci sono riuscite tutte al primo, ed unico sin qui, tentativo) -, il mancato accesso alla fase finale del Campionato Primavera – soprattutto a fronte dei circa 3.371.000€ investiti solamente in questa stagione per puntellare la rosa bianconera – ha rappresentato un durissimo colpo per l’immagine ed il prestigio del club juventino, il quale, in questa categoria, può consolarsi unicamente con il raggiungimento delle semifinali della Primavera TIM Cup non avendo nemmeno partecipato (per scelta) alla 67ª Viareggio Cup. All’eliminazione della Primavera ha fatto seguito quella degli Allievi Nazionali Serie A e B del tecnico Felice Tufano che, sulla falsa riga dei più grandi, sono stati eliminati ai quarti di finale dei play-off perdendo ai calci di rigore contro il Perugia (Juventus FC vs AC Perugia 6-7 dcr, 24 maggio 2015) dopo essersi fatti rimontare nel girone di ritorno ben 14 punti dai rivali cittadini del Torino (arrivato al 2° posto del Girone A con 54 punti).

Una stagione da incubo a livello giovanile quella della Juventus che, dopo aver investito complessivamente una cifra vicina ai 6.000.000€, si ritrova a trascorrere un mese di giugno vacanziero piuttosto che pregno d’impegni  dislocati tra la Liguria e la Toscana. I pessimi risultati ottenuti dal club juventino – unica società tra le prime sei classificate in Serie A TIM a non avere nemmeno una formazione giovanile traPrimavera, Allievi Nazionali Serie A e B e Giovanissimi Nazionali in una fase finale dei rispettivi campionati – sono ulteriormente aggravati dal fatto che il Torino, rivale cittadina, abbia centrato due fasi finali su tre (Primavera ed Allievi Nazionali Serie A e B) investendo cifre decisamente inferiori ai bianconeri. Inoltre, rimanendo in Piemonte, non possiamo non menzionare l’ottimo lavoro svolto dal Novara che, oltre ad aver vinto (nonostante 3 punti di penalizzazione) il Girone A della Lega Procon la Prima Squadra, è riuscita a qualificarsi – unica squadra di Lega Pro a riuscirvi – alla fase finale di tutte e tre le categorie nazionali giovanili a cui ha partecipato (Berretti, Allievi Nazionali Lega Pro e Giovanissimi Nazionali) al pari di Inter eMilan.

Queste considerazioni non vogliono essere nient’altro che un monito per una società gloriosa come lo Juventus che, oggettivamente, si resa protagonista di una stagione deludente a livello giovanile. I motivi ed i responsabili del fallimento stagionale bianconero non spetta a noi trovarli, ma spetta certamente il compito di porre l’attenzione su quanto accaduto ed invitare ad una riflessione troppo spesso ignorata nel Settore Giovanile. La programmazione di un vivaio inizia dalle sue fondamenta curando meticolosamente la crescita dei giovani calciatori selezionati e reputati all’altezza di entrarvici – o almeno così dovrebbe essere – mentre oggi, più che mai, ci stiamo abituando in maniera preoccupante a vedere una gestione dei Settori Giovanili similare a quella delle Prime Squadre. Comprare un calciatore cresciuto in un altro vivaio non è certamente sbagliato ma se non lo si inserisce in un’ossatura di una squadra plasmata nel tempo tramite un lavoro certosino, figlio di anni ed anni di lavoro, non sempre può rappresentare un valore aggiunto o la panacea di tutti mali… Chissà che, dopo questa stagione, non l’abbiano capito anche dalle parti di Vinovo!

Fonte: LaGiovaneItalia.net
Sartoria Italiana
Vesux

I Am Naples Testata Giornalistica - aut. Tribunale di Napoli n. 33 del 30/03/2011 Editore: Francesco Cortese - Andrea Bozzo Direttore responsabile: Ciro Troise © 2021 IamNaples
Salvo accordi scritti, la collaborazione con questo blog è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali inviati. Del contenuto degli articoli e degli annunci pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. - Tutti i diritti riservati Vietata la riproduzione parziale o totale dei contenuti di questo portale Tutti i contenuti di IamNaples possono essere utilizzati a patto di citare sempre IamNaples.it come fonte ed inserire un link o un collegamento visibile a www.iamnaples.it oppure al link dell'articolo.