Prima la Supercoppa come regalo di Natale, poi chissà…Il sogno nel cassetto di Giorgio Chiellini resta la Champions League, quel trofeo che non ha mai vinto. Però la testa adesso è tutta al Napoli, perché chiudere un anno straordinario con un’altra coppa non sarebbe male. “E’ una partita difficile – dice – in gara secca ogni avversario va rispettato e il Napoli non va sottovalutato. Il divario del campionato non conta. Sono contento per Tevez e Llorente che con il Cagliari sono tornati al gol, a Firenze siamo stati sfortunati, dovevamo essere più bravi a gestire alcune situazioni. Abbiamo lasciato due punti. Con l’Atletico, invece, abbiamo raggiunto l’obiettivo che era passare il turno. Siamo contenti del cammino percorso fin qui, molto positivo. E se vinciamo la Supercoppa ci facciamo un bel regalo di Natale”.
L’ALTRA COPPA BELLA E IMPOSSIBILE — “Un obiettivo bello da raggiungere sarebbe la Champions, ma sappiamo che è difficile. Il nostro livello è base per il campionato dove abbiamo tutte le carte in regola per vincere, come d’altronde dimostrato in questi tre mesi. La prima parte di stagione è stata soddisfacente. Il bilancio è positivo e se vinciamo la Supercoppa lo sarà al cento per cento”. I risultati finora dicono che la Juve non ha risentito del cambio di allenatore a stagione appena iniziata. Anzi, secondo Chiellini è stato uno stimolo in più: “Il cambio Allegri-Conte è stato inaspettato e ha dato uno scossone all’ambiente, facendo tirare fuori a tutti quel qualcosa in più che è servito. Allegri è stato bravo a inserirsi, a capire come entrare nei meccanismi della squadra piano piano, senza cancellare nulla, ma cambiando per gradi con le sue idee. Adesso siamo qui, ci giochiamo la Supercoppa e sarei felicissimo di vincerla per un Natale… super. E nel 2015 l’obiettivo sarà continuare a vincere, mantenerci in alto”. Chiusura sul contenzioso tra la Juventus e il c.t. Conte sulla questione degli stage azzurri: “Mah, più che Juve e Nazionale si parla di club e Nazionale. Da parte nostra c’è grande disponibilità, capiamo entrambi i punti di vista di entrambi. Ne dobbiamo stare fuori e accettare le decisioni che verranno prese”.
Fonte: Gazzetta.it
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