Napoli e Juventus non sarà mai una partita come le altre. Né ora né mai. La Juventus è arrivata a Napoli poco dopo le 19,45: impressionante il cordone di forze dell’ordine che deve garantire la sicurezza alla comitiva bianconera. La zona di Corso Vittorio Emanuele, dove c’è l’hotel che da 4 anni fa quartier generale della Juventus a Napoli, è presidiata dalle 14 di ieri pomeriggio da camionette dei carabinieri e guardia di finanza. Ma i controlli non scongiurano quello che doveva essere evitato: da un gruppetto di persone viene prima lanciato un fumogeno rosso e poi alcune uova che centrano il bus dei bianconeri. Per fortuna senza alcuna conseguenza. Ad attendere l’arrivo della Juventus un centinaio di tifosi con la strada transennata.
Il momento più delicato sotto il profilo dell’ordine pubblico sarà – secondo quanto riferiscono dalla questura – il tragitto del bus bianconero allo stadio. È tradizione, triste, che il pullman dei bianconeri venga fatto oggetto di lanci di pietre e altro in molte città d’Italia. L’elenco, ahinoi, è lunghissimo: a Napoli successe proprio dodici mesi fa quando un sasso mandò in frantumi un vetro. Si incontrano due delle regine del campionato e la cornice di pubblico è così bella anche senza tutto esaurito (poco meno di 48.000 biglietti venduti) da sembrare quasi un reperto archeologico del nostro calcio dove gli stadi sono troppo spesso desolatamente vuoti. La vigilanza da parte dell’ordine pubblico è da supermatch di cartello (quasi mille poliziotti e 800 steward) carico di tensione perché la rivalità tra le due tifoserie rende il match ad alto rischio di incidenti. A complicare le preoccupazioni della vigilia anche la brutta faccenda del coinvolgimento di alcuni ultrà di fede azzurra nell’assalto al bus della Juventus dopo la partita di Catania. Una «internazionale» del tifo che provoca preoccupazioni: controlli a tappeto all’ingresso dello stadio con attenzione particolare a striscioni (non ne sono stati autorizzati di nessun tipo) e soprattutto petardi. Il filtraggio speciale ha già funzionato in occasione della gara con la Fiorentina, dopo le sollecitazioni del presidente De Laurentiis a intensificare i controlli ai varchi. I 1.100 tifosi bianconeri che andranno a occupare il settore ospiti saranno scortati fin dal primo istante che metteranno piede a Napoli: da Torino partiranno già sotto la sorveglianza degli uomini della Digos piemontese. Tra questi non ci saranno, di sicuro, i 51 ultrà bianconeri raggiunti un anno fa da un Daspo da parte della Divisione anticrimine. E la durata del divieto di accesso alle manifestazioni sportive è di 3 anni. Settore ospite sotto controllo da parte anche degli ispettori federali pronti a rilevare ogni tipo di coro razzista o di discriminazione territoriale. Chissà se quel coro pro-Vesuvio verrà riproposto anche stasera, peraltro nei giorni del 70esimo anniversario dell’ultima eruzione.
Fonte: Il Mattino
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