Città in fermento, il match dei sogni che vedrà la Juve Stabia contrapposta alla Fiorentina è lontano appena una notte. Il confronto del Franchi rappresenta il punto più alto ufficialmente mai toccato dai gialloblu in 105 anni di gloriosa storia, a contendergli tal «titolo» è solo l’ormai famigerato tricolore conquistato nel 1945, anno in cui gli stabiesi si laurearono campioni dell’Italia liberata, e ancor oggi oggetto di una contesa tra club, tifoseria e Figc.
Ma il quarto turno di Tim Cup disegna soprattutto i contorni di una serata di gala ideale per celebrare il rapporto tra due società unite da un idillio di mercato nato nell’estate 2008 con la cessione in comproprietà di D’Ambrosio, poi acquisito a pieno titolo dagli stabiesi prima del passaggio al Torino per una plusvalenza di circa 800mila euro a favore dei patron Giglio e Manniello, e cementato nel tempo con Di Somma che è riuscito a portare alle falde del Faito i promettenti gioielli della primavera Seculin, Agyei ed Acosty oltre a Di Tacchio. Ben diverso l’impatto che i primi tre, infortuni a parte, hanno avuto sulla Juve Stabia: Seculin si è guadagnato la conferma dopo la staffetta della scorsa annata con Colombi, Agyei rappresenta la prima alternativa ai tre di centrocampo, Acosty è titolare inamovibile sulla fascia mancina. Ad attendere con maggior fermento la sfida con il club viola è proprio l’estremo difensore rivelatosi determinante per il passaggio del turno ai danni della Sampdoria disinnescando i rigori di Poli e Maxi Lopez.
«Il match contro la Fiorentina rappresenta la classica partita che tutti vogliono giocare – spiega Seculin – è naturale augurarsi di scendere in campo. Per me tornare al Franchi sarà un’esperienza suggestiva, lì ho giocato la finale di Coppa Italia Primavera poi vinta contro la Roma nel 2010/11 anche grazie ad un gol di Acosty. Il mio cartellino è tuttora di proprietà dei toscani, è naturale che il mio obiettivo sia tornare un giorno lì per difendere i pali della prima squadra. Sin dal giorno in cui arrivai dal Sud Tirol grazie a Firicano non ho mai avuto l’opportunità di giocare, da Frey a Viviano passando per Boruc ho sempre avuto grandi portieri dinanzi a me. Tornare tra i pali in una serata del genere rappresenterebbe anche l’occasione giusta per cercare di riconquistare una maglia da titolare dopo il mio infortunio e l’escalation di Nocchi».
Braglia non ha tuttavia ancora svelato le proprie carte. «Il nostro tecnico tende a tenerci sempre sulla corda sino al giorno dell’incontro, così facendo siamo sollecitati ad allenarci al massimo. Onestamente credo di aver intuito qualcosa di positivo per me, in ogni caso accetterò di buon grado ogni sua decisione. Ad ogni modo mi allenerò molto sui rigori, assieme ad Isetto dovremo studiare soprattutto i calciatori che non conosco. Arrivarci sarebbe già un piccolo successo». Eppure il trainer toscano ha definito una rottura di scatole la parentesi contro i viola: «Non posso dargli torto – ammette Seculin – il confronto con la Fiorentina ci sottrarrà energie fisiche e mentali notevoli in vista di sabato. Non baratterei il passaggio di turno con i 3 punti col Cittadella, la strada per la salvezza è lunga».
Intanto Franco Manniello difficilmente dimenticherà la sconfitta contro l’Empoli. Il presidente della Juve Stabia è stato squalificato per 3 mesi dal giudice sportivo per aver proferito espressioni ingiuriose nei confronti del signor Borriello, arbitro dell’incontro. Il massimo dirigente stabiese, abbandonata sabato la tribuna subito dopo il gol del definitivo 2-1 di Saponara, si è diretto in campo per confrontarsi con i propri calciatori e chiedere spiegazioni al direttore di gara su alcuni episodi non chiari. «Sono allibito – spiega Manniello – chi era con me può tranquillamente testimoniare che non ho offeso Borriello. Pazienza, evidentemente è vietato chiedere delucidazioni». La squalifica scadrà il prossimo 20 febbraio e all’orizzonte non si profila alcun ricorso da parte della Juve Stabia. Salteranno invece il Cittadella Improta e Maury per recidività di ammonizioni. Saranno a disposizione, al pari di Baldanzeddu, contro la Ternana.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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