Non basta un guizzo del difensore Martinelli alla Juve Stabia per uscire indenne dal Manuzzi di Cesena. E scatta la paura playout, con la Reggina a quattro punti. Tanto che il club ha deciso il ritiro immediato, in vista della partita-chiave di sabato al Menti con il Verona. La Juve Stabia lascia i tre punti al Cesena, piegata da una doppietta del bomber romagnolo Succi e da un destro mortifero di Meza Colli in una gara vissuta sul filo di sporadiche fiammate. Braglia, squalificato e sostituito in panchina dal vice Isetto, opta per uno schieramento ad una sola punta. Il terminale offensivo della manovra è Bruno, supportato da un tridente alle sue spalle. Murolo va ad occupare la corsia mancina del pacchetto arretrato. Ritmi blandi in avvio di gara. La Juve Stabia prova a fare la gara ma la difesa romagnola serra bene i ranghi. Il match scorre via così all’insegna di tatticismi esasperati. A farne le spese è lo spettacolo con poche emozioni per il pubblico del Manuzzi.
A spezzare la noia solo un contatto in area bianconera tra Morero e Bruno. La spinta del difensore di casa è netta ma il direttore di gara lascia proseguire senza alcun indugio. Sulla sponda opposta un tiro senza pretese di Gessa termina la sua corsa sul fondo (23’). La squadra di Bisoli aumenta leggermente la pressione ma senza creare particolari pericoli alla porta difesa da Nocchi. Isetto cambia spesso di posizione gli esterni per affondare dalle parti di Campagnolo. Una soluzione che però non produce frutti concreti sul piano della manovra. Solo al 33’ Caserta tenta la battuta dalla distanza, sfera sul fondo. Passano cinque minuti ed arriva il vantaggio dei padroni di casa. Il cross di Arrigoni pesca bene Morero il cui colpo di testa trova la splendida risposta di Nocchi. Sul prosieguo dell’azione Gessa rimette la sfera al centro in spaccata e nell’area piccola svetta Succi che insacca. La risposta della compagine gialloblu non si fa attendere. Bruno riceve palla da Suciu e scarica un destro centrale parato a terra da Campagnolo (40’). Un giro di lancette e l’ariete stabiese spara a lato da buona posizione. Prima dell’intervallo un tiro cross di Suciu si trasforma in una parabola insidiosa che sfiora l’incrocio dei pali.
Novità al rientro in campo tra le fila campane. Subito in campo Improta in luogo di Suciu. Sembra una Juve Stabia diversa sul piano dell’aggressività. Bastano infatti tre minuti per raddrizzare la gara. Sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Caserta, Martinelli si avventa su un pallone vagante e batte indisturbato Campagnolo. Il Cesena non sembra accusare il colpo. Gessa scodella al centro dove Succi anticipa Nocchi ma senza inquadrare il bersaglio grosso (16’). La gara sale di tono con le due squadre che si fronteggiano a viso aperto. La Juve Stabia alza il baricentro per provare a portare a casa l’intera posta in palio. Sortita stabiese poco prima della mezz’ora. Baldanzeddu si sgancia ed appoggia ad Improta il cui destro dal limite sorvola di un soffio la traversa (28’). Campagnolo è poi superlativo quando respinge la botta sottomisura del neo entrato Cellini. Nel momento migliore però la Juve Stabia va nuovamente sotto. Meza Colli aggira Martinelli ed insacca alle spalle di Nocchi con un potente rasoterra. In pieno recupero poi arriva il pesante tris per la Juve Stabia. Lolli va via contropiede e serve un assist da depositare solo in fondo al sacco per il bomber Succi.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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