Dopo l’accelerazione dello scorso fine settimane, la campagna acquisti della Juve Stabia fa registrare una brusca frenata. Probabilmente a causa della vicenda-Oduamadi, il giocatore prima promessosi a Manniello, salvo poi tornare sui suoi passi e accasarsi a Varese; e della questione-Babacar, il nigeriano cercato da Di Somma fin dallo scorso gennaio che ha preferito il Padova.
E così manca ancora tanto alla squadra di Braglia per essere vicina a quella che il tecnico ha chiesto fin dal giorno del suo rinnovo, e in seguito, dicendosi speranzoso di arrivare al ritiro di Gubbio (dal 19 luglio al 10 agosto) con un organico quanto più vicino possibile a quello definitivo. L’allenatore ha in particolare espresso la volontà di lavorare con 22, massimo 23, calciatori; due per ogni ruolo. Ad oggi in rosa sono già venti i tesserati: i portieri Seculin, Nocchi e Cerreti; i difensori Baldanzeddu, Maury, Scognamiglio, Dicuonzo, Vinci e Ciampi; i centrocampisti Erpen, Zito, Caserta, Mezavilla, Davì, Ageyi, Doninelli e i due attaccanti Mbakogu e Danilevicius.
Restano, dunque, da coprire diversi ruoli. In primis quello del difensore centrale, con Figliomeni che si allontana dopo la richiesta del Varese di un conguaglio per il suo cartellino; poi quello dell’esterno mancino di difesa anche se stamattina potrebbe esserci la sigla dell’accordo con Pugliese del Verona. Nella zona nevralgica del campo, centralmente ci sarebbe persino Davì in esubero e Rastelli vorrebbe averlo con sé all’Avellino in Prima divisione; ma di certo al momento la società stabiese non è riuscita ancora a regalare a Braglia le due alternative ad Erpen e Zito sugli esterni, che non poca frizione causarono lo scorso anno dopo il mercato di gennaio, con il tecnico spesso costretto ad adattare elementi fuori ruolo.
L’attacco pare comunque il reparto più deficitario. Marco Sau è partito, portando a Cagliari un bottino di 21 gol. Dopo i tanti nomi altisonanti, da Tavano a Jeda, passando per Cellini e Pillchman (ieri si è vociferato anche di un interessamento per Bjelanovic, ma il suo procuratore ha subito smentito), non è rimasto neppure Falcinelli, che pure, a detta della dirigenza, il Sassuolo avrebbe dovuto lasciare a Castellammare.
Intanto stasera alle 19, chiude la prima fase del mercato in attesa della finestra di agosto. E c’è tanto da lavorare per Di Somma e Manniello a Milano da lunedì scorso. Nel frattempo a Castellammare, si cercano partner commerciali dopo l’addio (non ancora ufficializzato ma pressoché certo) dello sponsor Bonavita non a caso scomparso dalle foto ufficiali dei nuovi innesti e dopo un solo anno di collaborazione. Si vocifera di un interessamento del marchio nazionale «Piazza Italia» sempre del settore abbigliamento che potrebbe sposare la causa gialloblù. Di certo la presenza di un partner forte sarebbe decisiva per gli ultimi fuochi di un mercato che per ora lascia ancora diversi buchi da colmare.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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