Il rifinitore: «La mia fantasia a disposizione della squadra, anche il 2012 sarà fantastico»
Castellammare di Stabia. È rimasto fermo a lungo, dalla gara con l’Ascoli al Menti (9 ottobre 2011), quando un problema di natura muscolare lo ha costretto, un po’ come nella prima parte del campionato scorso, a guardare i compagni giocare e strabiliare il campionato di serie B. Da prima di Natale si è aggregato alla squadra, e a Modena, venerdì, nella sfida con il Sassuolo, potrebbe davvero scoccare l’ora di Ciro Danucci. Centrale di centrocampo alla Pirlo, l’unico capace di dare, con i suoi tagli improvvisi, quel pizzico di fantasia in più al gioco della Juve Stabia. Come nello scorso torneo, il girone di ritorno potrebbe essere davvero il suo.
«Beh, sarebbe bello ripetere quello che abbiamo fatto l’anno scorso – sorride -. È stato un anno fantastico, un 2011 che ci ha regalato tante soddisfazioni e che speriamo di ripetere fin dalla gara col Sassuolo». Braglia, spesso, punzecchiandolo, nel parlare del suo rientro, ha avuto modo di dire: «Adesso cominciano i sei mesi di durata di Danucci», senza disdegnare, contemporaneamente, continui elogi per un ragazzo fortissimamente voluto alla Juve Stabia. «Spero di essere disponibile e di poter dare una mano alla squadra. Mi sono fermato proprio nel momento in cui cominciavo a trovare la condizione, ed ho pagato un infortunio più lungo del previsto. Mi mancano, ovviamente i novanta minuti, ma solo giocando posso mettere benzina nelle gambe. Quanto a Braglia, beh, fa piacere sapere di godere della stima dell’allenatore. Ci conosciamo da tanto, sa quello che posso dare, e gli elogi non possono che far piacere».
Da fuori tanta sofferenza, ma anche la soddisfazione di veder crescere i compagni a dismisura, fino a diventare l’autentica rivelazione del torneo cadetto: «Abbiamo avuto un inizio di campionato disastroso – ricorda Danucci -, un po’ come nel campionato di Lega Pro concluso, poi, con la promozione. Ma alla distanza abbiamo dimostrato che in questo tipo di campionati non contano solo i nomi. Ci sono squadre molto più blasonate della nostra, ma le motivazioni, la corsa, la voglia di fa bene, hanno fatto la differenza». Diverse partenze nel mercato di gennaio. Pezzella e Fabbro sono ormai degli ex, Tarantino potrebbe diventarlo: «Ovviamente dispiace quando vanno via compagni con cui si è condiviso qualcosa di importante come la promozione in B. Ma è il calcio, si fanno delle scelte. Anche a me era capitato lo scorso anno, quando a gennaio stavo per cambiare aria. Poi sono riuscito a far cambiare idea al tecnico con l’impegno, le prestazioni, e tutto è cambiato». Venerdì si riparte dal Sassuolo dopo una lunga sosta. Rispetto alla gara persa in coppa Italia lo scorso agosto sembra passato un secolo. Squadre rinnovate, e motivazioni ben diverse da quelle di coppa: «Soprattutto c’è curiosità per capire come si è lavorato in questo lungo periodo di pausa del campionato. Loro hanno cambiato qualcosa con l’arrivo di Troianiello e Missiroli, mentre hanno perso Masucci per infortunio. Insomma, una sfida tutta da scoprire in cui è molto difficile far pronostici». La Juve Stabia vorrebbe ripartire dagli otto risultati utili di fila, provando magari a regalarsi un sogno: «Ripartiamo dalle belle prestazioni degli ultimi due mesi, e dalla convinzione di avere nelle gambe i mezzi per arrivare quanto prima alla salvezza. Mancano una ventina di punti, che proveremo a fare il prima possibile. Poi, a quel punto, vedremo dove potremo arrivare. Qualunque altro traguardo sarà solo qualcosa di guadagnato». Come lo scorso anno.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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