Castellammare di Stabia. La delusione per la dura sconfitta di Empoli è in parte smaltita, ma mentre la Juve Stabia cerca di trovare nella quiete di Pontedera (oggi lo spostamento in Veneto) le motivazioni per affrontare la trasferta di Cittadella, in città tra i tifosi aleggia un certo malcontento. In molti non hanno mandato giù il silenzio di squadra e tecnico. Al di la delle parole del patron Manniello che ha lasciato intendere, sia pure in maniera soft, di non aver gradito la figuraccia, ci si aspettava l’analisi di Braglia per spiegare la sensazione di appagamento che ha caratterizzato al sfida con i toscani.
Squadra fin troppo serena per una salvezza non ancora conquistata matematicamente (servono almeno 3 punti per garantirsi la serie B il prossimo anno), a conferma di un gruppo che nel corso dell’anno, giunto agli appuntamenti che contano, ha quasi sempre mollato la presa. Al di là del sogno di approdare in serie A, traguardo forse troppo ambizioso per i numeri della Juve Stabia, poco più di duemila presenze in media al Menti e la totale assenza di forze imprenditoriali al fianco di Giglio e Manniello, in tanti avevano cullato la possibilità di accedere ai playoff quanto meno per fare un po’ di cassa.
A preoccupare, in realtà, è anche il futuro. Quattro i calciatori in scadenza, Scognamiglio, Baldanzeddu (richiesto dal Genoa), Caserta e Dicuonzo (che la società vorrebbe tenere), tanti, forse addirittura troppi i prestiti: da Seculin (Fiorentina) a Nocchi (Juventus), passando per Figliomeni (Varese), Ascosty ed Agyei (Fiorentina), Improta (Genoa), Verdi (Torino/Milan), Suciu (Torino), Doninelli (Verona). In pratica, il prossimo anno il club potrà contare sugli accordi già in essere con Martinelli, Murolo, Gorzegno, Mezavilla, Zito, Jidayi, Bruno, Cellini, mentre resta da risolvere con il Padova la questione di Mbakogu, in comproprietà tra le due società.
Insomma la società deve riprogrammare il suo cammino in serie B. E proprio in virtù di questa situazione sembra quanto mai determinante, accantonata la possibilità di un finale di stagione entusiasmante, raggiungere il prima possibile i 51 punti che garantiranno il prossimo campionato.
La società sembra dovere anche risolvere la questione del ds, con Di Somma che, corteggiato dal Benevento (che vorrebbe anche Braglia in realtà), non ha ancora sciolto il nodo sul suo futuro. Su di lui ci sarebbe anche l’Avellino in caso di promozione, mentre il tecnico, legato alla Juve Stabia da un altro anno di contratto, vanta ormai estimatori da più parti, sia in B che, soprattutto in Lega Pro, dove in tanti farebbero carte false per averlo in panchina per tentare il salto di categoria. Tanti nodi da sciogliere, per una Juve Stabia tutta da scoprire. Ma le basi del futuro andranno gettare proprio nelle prossime cinque gare.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro