Il risveglio all’indomani della serata storica del Franchi e l’uscita dalla coppa Italia con la Fiorentina, è agrodolce per la Juve Stabia. Da un lato la soddisfazione per aver tenuto sotto scacco per quarantacinque minuti la seconda forza del campionato, dall’altro l’amarezza e la delusione per la scomparsa del tifoso trentunenne, che ha rattristato tutto l’ambiente gialloblu. Neppure il tempo per rilassarsi, però, la squadra è stata messa subito sotto torchio da Braglia che, dopo la passerella fiorentina ha cercato di riportare tutti alla realtà del campionato, con la difficilissima sfida di sabato prossimo, ancora al Menti, contro il Cittadella. «È stata una bella serata sotto l’aspetto sportivo – queste le parole di Marco Cellini, bomber dalle polveri bagnate fino a oggi -, ma deve andare subito in archivio. Già domani dovremo tornare a giocare per i tre punti contro un avversario che sta facendo benissimo in campionato e che in molti considerano come una delle rivelazioni di questo primo scorcio di stagione. Come ripetuto spesso da Braglia, Firenze è stato un premio per tutti, per i tifosi, per la società, per noi calciatori, ma dobbiamo tornare a pensare solo al campionato. È quello il vero obiettivo, e soprattutto alla luce della sconfitta contro l’Empoli non possiamo che rialzarci e cercare di riprendere il cammino interrotto. Il campionato è ancora lunghissimo, siamo nelle zone alte della classifica, ma a ben guardarla, un po’ tutte le squadre sono raccolte in pochissimo punti, e tutti i giochi sono ancora aperti».
Ci sta provando da oltre un mese l’ex bomber dell’Albinoleffe. Bravissimo negli assist, quasi sempre tra i migliori in campo quanto a rendimento, ma la porta sembra essere stregata. «Purtroppo quando un attaccante non riesce a far gol – spiega -, è normale che cominci a soffrire un po’. Mi manca la marcatura, assaporare la gioia di metterla nel sacco, ma se analizzo con un po’ di serenità le mie prestazioni posso essere soddisfatto. In fondo riesco sempre ad avere l’occasione buona per calciare in porta. Cerco di fare la giocata che mi viene in modo naturale, senza strafare, spero arrivi presto quella giusta».
Con il Cittadella serve la gara perfetta, bisogna riscattare una prestazione opaca, quella con l’Empoli, che Braglia proprio non ha mandato giù: «Il nostro tecnico sa bene che la giornata storta può arrivare per tutti. Dovremo essere bravi, però, noi, a mettere in campo tutta la cattiveria agonistiche che vien fuori dopo una sconfitta dolorosa. Siamo carichi, sono convinto che faremo bene, il Cittadella ha un buon organico, ma al Menti punti non ne dovranno uscire più». Determinante, domani, l’apporto del pubblico: «A Firenze i tifosi sono stati encomiabili, ci hanno sostenuto e applaudito dall’inizio alla fine, un po’ come accade nel nostro stadio. La speranza è di riuscire a regalare loro il sorriso dopo l’amarezza della sconfitta di sabato scorso».
Fonte: GaetanoD’Onofrio per Il Mattino
La Redazione
M.V.
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