La Juve Stabia si gode i frutti della propria campagna d’inverno. Un bottino florido, quello gialloblù, che sabato ha già prodotto il primo successo del nuovo anno in quel di Vicenza sull’asse granata Suciu-Verdi coadiuvato nella ripresa dal contributo garantito alla causa dal difensore Martinelli, subentrato ad Acosty pur non essendosi mai allenato con i nuovi compagni.
A mercato ormai chiuso il direttore dell’area tecnica Salvatore Di Somma svela i retroscena di una sessione di riparazione che ha riservato più di un’insidia al club stabiese. «Abbiamo rischiato sino all’ultimo di perdere Suciu – sottolinea l’ex capitano dell’Avellino dei tempi d’oro –, il Brescia ha cercato di sottrarcelo facendo in extremis pressione sul Torino. Dobbiamo ringraziare pubblicamente il ragazzo per aver preferito noi al club lombardo, sono certo che non si pentirà di questa scelta. La buona riuscita di questa operazione ci riempie il cuore di orgoglio, rappresenta di fatto la conferma di quanta credibilità siamo riusciti ad acquistare presso importanti società di serie A come la Fiorentina ed il Torino. La fuga di Genevier ci aveva spiazzato, l’ingaggio di Suciu è stata la risposta perfetta».
L’inatteso addio del centrocampista transalpino non è stata l’unica sorpresa spiacevole per l’entourage campano. «Siamo stati bravi a non farci travolgere dalle avversità restando freddi – puntualizza Di Somma – al di là del nostro voler ringiovanire la rosa vi sono state partenze, come quella di Maury, non preventivate. Erpen e Danilevicius, pur essendo elementi dalle indiscusse qualità, erano di contro da considerarsi anziani per il nostro progetto: la decisione di dividere le nostre strade è stata in tal caso la migliore per entrambe le parti. Oggi l’età media della squadra è calata a 26 anni, un punto di incontro che mixa alla perfezione la sana sfrontatezza dei giovani e l’esperienza dei veterani».
Il rischio più grande è stato tuttavia quello di perdere i calciatori in scadenza, Scognamiglio e Baldanzeddu su tutti. «A gennaio non ci è pervenuta alcuna offerta ufficiale – continua il direttore dell’area tecnica –, la verità è che alcune squadre hanno cercato di giocare sporco. È il caso del Padova, il cui unico obiettivo era portarci via Scognamiglio a parametro zero. Non ho esitato a far capire ai veneti che non siamo stupidi. Da parte nostra e dei ragazzi vi è la massima disponibilità a rinnovare i contratti in scadenza a giugno, presto ne riparleremo. D’altronde prolungare il rapporto con noi conviene dapprima ai calciatori, non capita tutti i giorni di poter giocare a Castellammare dinanzi ad una tifoseria che è splendida».
Di Somma garantisce anche sul proprio futuro. «Ho ringraziato i Vigorito declinando gentilmente la loro offerta – spiega il dirigente gialloblù –, da stabiese ho la Juve Stabia nel cuore e non mi sento di lasciarla». I Vigorito, proprietari del Benevento, avrebbero voluto affidare all’ex capitano dell’Avellino in serie A, un simbolo del calcio di Castellammare, un importante incarico dirigenziale. Intanto, in vista del match di sabato contro il Novara, Piero Braglia recupererà Caserta, reduce dalla squalifica scontata a Vicenza. Massima allerta in prospettiva Varese per Dicuonzo e Zito, entrambi in diffida.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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