La serie B l’aveva solo accarezzata due anni or sono, ma a Crotone le presenze in campo erano state solo cinque prima della cessione al Cosenza. Il suo passaggio alla Juve Stabia, nell’estate del 2010, è stato un caso che ha fatto scuola nel campo dei tesseramenti, con il club stabiese che ha potuto «acquistarlo» al di fuori della finestra di mercato, dimostrando che lo status di calciatore fuori rosa, a Crotone, era equivalente alla negazione del diritto al lavoro che va riconosciuto ad ogni cittadino. Il gol che ha regalato ai gialloblù i tre punti contro il Vicenza, sabato scorso, è stato il coronamento di una rivincita che Gennaro Scognamiglio ha serbato in silenzio, dimostrando, sabato dopo sabato, di meritare un palcoscenico come quello cadetto.
23 presenze nell’annata della promozione, Scognamiglio è diventato ormai un fedelissimo di Braglia, che non l’ha mai inserito nel turnover per trovare il giusto assetto alla nuova Juve Stabia. E per lui, nato a Sant’Antonio Abate, residente nella vicina Santa Maria la Carità, e divenuto stabiese d’adozione sin dai tempi in cui seguiva i gialloblù dagli spalti, segnare al Menti il primo gol in serie B è stato un premio senza pari:
“Mi sono emozionato”
racconta così la sua corsa fin sotto la curva San Marco
“Era la prima marcatura tra i cadetti e mi sembrava doveroso dedicarla ai tifosi. Anch’io da ragazzo ero solito seguire la Juve Stabia con molti di loro, è stato un gesto spontaneo”.
Un gol su calcio piazzato, come non accadeva da tempo, che avrebbe persino potuto fare il paio con l’occasionissima avuta a Varese sette giorni prima:
«È vero. Sarebbe stato il gol del meritato pareggio contro i lombardi, ma il loro portiere ha compiuto un vero miracolo. Avevamo provato in settimana diverse soluzioni, lo scorso anno i calci da fermo erano diventati un’arma importante nei momenti difficili».
Scognamiglio non pensa alla penalizzazione; come tutti, spera che il 10 novembre, quando sarà dibattuto il ricorso, qualcosina possa essere restituita alla Juve Stabia.
«Dobbiamo guardare avanti, consapevoli di essere una squadra che ha conquistato 19 punti, e che dunque se la può giocare con tutti. La classifica non dice questo, non per colpe nostre, dobbiamo solo continuare a giocare come in questo periodo, puntando sempre al massimo». Sabato a Padova una sfida difficilissima, poi la doppietta con Albinoleffe e Modena: «Novembre sarà un mese cruciale. L’obiettivo è far bene con i patavini, provando a fare bottino pieno nelle due sfide interne, dando così un grosso slancio alla classifica».
Parola di gladiatore.
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
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